2 agosto 1980

La tipica sezione "Altri argomenti"...
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Su Mangiameli credo sia una grande balla quella di collegarla alla strage di Bologna anzi "conveniente".
Mangiameli era assolutamente una persona ambigua e non ho mai capito come potessero rivolgersi ad un personaggio così, questa personcina ha messo nella m. tanta gente ed era inevitabile che finisse così.

Fuori pur avendo l'ergastolo ? ah ah ah ma in Italia funziona così !
Un Mario Moretti che uccide un uomo di Stato come Moro sai quanti anni di carcere ha fatto ? Bonissoli ? Falanda ? Morucci ? Seghetti ? Alunni ? Mentre Maurizio Ferrari fondatore delle BR pur non avendo mai sparato un colpo s'è fatto decine di anni e possiamo andare avanti ma sai quanto ?
Angelo Izzo il mostro del circeo ha messo nella m. tanta ma tanta gente eppure per i giudici resta teste credibile ! basta va meglio.
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dido ha scritto:...
Angelo Izzo il mostro del circeo ha messo nella m. tanta ma tanta gente eppure per i giudici resta teste credibile ! basta va meglio.
Personaggio tra i più infami. E' tornato per questa sua peculiarità sempre utile alla "giustizia" all'italiana. Testimone di nulla (dato che finì in carcere nel '75), quindi testimone utile a tutto... ha sempre funzionato come cimice per le "voci" del carcere, piazzando sempre al momento utile la deposizione giusta per il magistrato di turno in qualsiasi processo che coinvolgeva i sui "ex camerati", una parola buona per tutti l'ha sempre avuta.
Non a caso gentilmente scarcerato per "buona condotta" è tornato ad amazzare altre due donne.
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dido ha scritto:Un Mario Moretti che uccide un uomo di Stato come Moro
la mattanza l'avevano già compiuta eliminando 5 uomini della scorta.
dixie ha scritto:E' vero .. non si conoscono i veri mandatari... ma perché Fioravanti e Mambro sono fuori dal carcere? (...)
so di cosa si sono macchiati, o almeno di ciò che hai elencato nella lista, e per quello vanno giudicati. Per Bologna bisogna vedere. Addossargli la colpa a tutti i costi è strumentale e non aiuta la ricerca della verità.
Rappresentarono, con i loro nar, un elemento di rottura con il terrorismo precedente di tipo "atlantista e complottardo". Non so neanche se nel loro caso si possa parlare di ideologia, ma, come detto anche da Giusva, quasi di una visione distorta e aberrante tipo ragazzi della Via Pal. E' atroce, ma sono sue testuali parole, "via pal".

quoto dido e rubin.
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tutto quello che volete ma, lasciando pure perdere la strage di Bologna (anche se sono stati giudicati colpevoli)... hanno accumulato una tale quantità di ergastoli da gettare via la chiave ed invece... eccoli li fuori e magari usati anche dalla Bonino per la campagna elettorale :roll:
Ma tanto per ricordare:
Fioravanti:Con sei sentenze della Corte d'Assise d'Appello è condannato per numerosi reati, tra cui terrorismo, furto e rapina, a 8 ergastoli e al carcere per complessivi 134 anni e 8 mesi, sconta in tutto 26 anni di reclusione compresi 5 di libertà vigilata.
Mambro: è stata riconosciuta responsabile complessivamente dell'uccisione di 95 persone ed è stata condannata complessivamente a 9 ergastoli e a 84 anni e 8 mesi.[1] Ha scontato in carcere circa 26 anni, 16 dei quali in detenzione permanente più circa 10 in regime di semilibertà. Lavora per l'associazione Nessuno Tocchi Caino.

Non mi venite a trovare scuse né paragoni.... è scandaloso che personaggi simili siano fuori ... ma forse c'è dell'altro (leggi Mokbel)... va beh.. lasciamo perdere che c'é solo da inc@@@@rsi...
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simstim ha scritto:[
Rappresentarono, con i loro nar, un elemento di rottura con il terrorismo precedente di tipo "atlantista e complottardo".
Parte delle loro motivazioni aberranti stava proprio in una reazione radicale contro l'ambiente eversivo nero golpista fortemente commistionato con gli apparati dello Stato e parte dei vertici militari.
I ragazzini dei NAR trovavano inconcepibile che una destra "rivoluzionaria" potesse anche solo pensare di divenire strumento dello Stato, quando lo Stato era idealmente da abbattere.
Quello dei NAR è stato una sorta di terrorismo "nichilista esistenziale", mosso più altro dalla spinta alla rivendicazione del gesto violento di contrapposizione che da reali motivazioni politiche, che di fatto erano nulle.

Non a caso i loro pricipali bersagli erano le forze dell'ordine, i magistrati e i camerati "traditori"; fossero capitati tra le loro mani capi di Terza Posizione come Fiore e De Angelis avrebbero sicuramente fatto la fine di Mangiameli.

E' per questo che al di là dei rilievi processuali (fragili) non mi convince che la strage di Bologna sia ascrivibile all'ambiente NAR. Le bombe sui treni (vedi Italicus) erano abituati a metterle proprio coloro che i NAR avevano in odio.
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pensare che era cosi' un bel bambino!!!
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sono fuori per lo stesso motivo per cui sono fuori tutti i Br, renato vallanzasca ed altri.
Diciamo che sia Giusva che la Mambro sono stati gli ultimi terroristi in carcere quando altri terroristi tenevano seminari in universita'in regime di semilibertà!
Credo che stesse li il baco, tutti fuori tranne loro, specialmente quando coe gia riportato dagli altri sopra, mandanti esecutori, ideologie erano ben note.
se non sbaglio poi nel processo c'era entrato anche Pazienza (noto trafficone di Spezia) quindi non si lascia molto spazio all'imaginazione di chi fose dietro.
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@ rubin :


precisissimo !

infatti Fiore riparò di gran leva a Londra. Non saprei se più perchè sentiva il fiato sul collo, dopo Bologna, dei magistrati o se perchè sapeva di esser finito sulla lista di Giusva. Direi per entrambi i motivi.


piccola nota:
L'area veneta era considerata un "porto delle nebbie" dallo stesso Concutelli. Sulle commistioni tra stato e terrorismo nero emblematica è la vicenda di Vincenzo Vinciguerra.
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Gioppo ha scritto:pensare che era cosi' un bel bambino!!!
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sono fuori per lo stesso motivo per cui sono fuori tutti i Br, renato vallanzasca ed altri.
Diciamo che sia Giusva che la Mambro sono stati gli ultimi terroristi in carcere quando altri terroristi tenevano seminari in universita'in regime di semilibertà!
Credo che stesse li il baco, tutti fuori tranne loro, specialmente quando coe gia riportato dagli altri sopra, mandanti esecutori, ideologie erano ben note.
se non sbaglio poi nel processo c'era entrato anche Pazienza (noto trafficone di Spezia) quindi non si lascia molto spazio all'imaginazione di chi fose dietro.
questa non è una giustificazione anzi....
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Copio e incollo un articolo pubblicato sul settimanale Gli Altri, venerdì scorso, 29 luglio e ripreso su Il Fondo Magazine di Miro Renzaglia. L'autore è Andrea Colombo, ex potopino, rifondarolo e ora nella redazione del settimanale di Piero Sansonetti ( direttore che stimo sempre di più per il coraggio intellettuale ).

E' autore inoltre di questo libro, che mi sa che prima o poi mi accatto :

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Quindi, per chi avesse voglia di approfondire :
Sono passati trent?anni dall?inferno di quel 2 agosto 1980, quando gli orologi della stazione di Bologna si fermarono e 85 vita furono spazzate via dalla più deflagrante e assassina fra le troppe esplosioni che avevano costellato il decennio precedente.

E? la strage più sanguinosa e feroce. E? quasi l?unica di cui non si possa dire, ?una strage senza colpevoli?, tre persone essendo state condannate in via definitiva per quel misfatto. Ma è anche quella sulla cui matrice regnano più dubbi, e sulla colpevolezza di quei colpevoli ormai giurerebbero in pochi.

Ad avanzare quei dubbi non sono stati gli amici degli imputati, non è stata la destra da cui provenivano. I Gasparri che oggi strepitano sono rimasti per anni, anzi decenni, in silenzio, troppo impauriti e troppo calcolatori per prendere una posizione aperta quando non erano in tanti a farlo. A sollevare quei sospetti sulla colpevolezza di Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini è stata per prima la sinistra, sono stati una testata e una intellettuale militante certo non sospetti di simpatia per i fascisti di qualsivoglia millennio: ?il manifesto? e Rossana Rossanda. Ed è nata dalla sinistra la più importante associazione innocentista, ?E se fossero innocenti?.

Certo, gli imputati erano stati terroristi d?estrema destra, e tuttavia troppe erano le ombre che oscuravano la verità dell?unico teste che inchiodava gli ex militanti dei Nar, Massimo Sparti, malavitoso e nazista. I parenti che smentivano in coro la sua ricostruzione. Le contraddizioni su quei documenti che Fioravanti gli avrebbe chiesto per Francesca Mambro subito dopo la mattanza. L?assurdità di quella confessione che Fioravanti avrebbe deposto nelle sue infide mani, ?Hai sentito che botto? Noi c?eravamo vestiti da tirolesi?. Tanto per passare inosservati. La scarcerazione per gravissimi motivi di salute, un cancro allo stato terminale, retroceduto poi, anzi scomparso miracolosamente. La rimozione del direttore del centro clinico che si rifiutava di confermare l?inesistente malattia mortale. L?incendio in cui andarono distrutte le cartelle cliniche incriminate proprio pochi giorni prima che venissero ricontrollate. Le versioni che cambiavano di processo in processo, in una vertiginosa girandola di bugie. Non c?era bisogno di essere fascisti per avvertire l?olezzo dell?intrigo, della manovra torbida nemmeno tanto ben allestita, della costruzione a freddo di un capro espiatorio.

Non c?era solo Sparti del resto. Troppo ambigui, per dire poco, gli altri testimoni. Quella Raffaella Furiozzi che all?epoca della strage era una bimba e che disse di essere stata informata di ogni cosa da un fidanzato, nel frattempo deceduto, che a sua volta aveva saputo tutto da una terza fonte. In gergo si dice ?de relato de relato? e di solito conta ben poco. Oppure Angelo Izzo, quel galantuomo che nell?80 stava in galera già da sei anni, non per terrorismo ma per stupro e omicidio, e che uscito di galera ha ucciso altre due donne. Fu lui a fornire l?elemento mancante all?impianto accusatorio: il movente. Fioravanti aveva ammazzato Piersanti Mattarella per conto di Licio Gelli. Aveva eliminato Mino Pecorelli su ordine del venerando. Aveva messo la bomba per conto della loggia. Era il killer della P2 e dunque non c?era più da chiedersi perché, senza mai aver giocato prima col tritolo in vita sua, si fosse risolto a un così efferato crimine. Gl incappucciati ordinavano. Lui eseguiva.

Giovanni Falcone, un tipo serio, ascoltò Izzo, poi lo incriminò per falso. Per quei due omicidi, Fioravanti è stato assolto, e anzi in un caso neppure è arrivato al rinvio a giudizio. Gelli non lo ha mai visto in vita sua. Il movente approntato grazie a Izzo, sempre il galantuomo, è caduto. La strage è rimasta ?appesa nel vuoto?. Senza movente. Senza ragione.

Ce n?era più che a sufficienza per dare vita a una campagna innocentista, e se all?inizio la sinistra storse parecchio il naso con gli anni sono stati sempre di più i politici, gli intellettuali, i militanti che dell?innocenza di quei colpevoli si sono convinti. E lo sono anche molti, moltissimi magistrati, anche se devono stare bene attenti a dirlo. Negli anni ?90 Guido Salvini, nel quadro dell?ultima inchiesta su piazza Fontana, quella che ha portato all?accertamento delle responsabilità di Freda e Ventura, trovò elementi che scagionavano i Nar e indicavano una pista alternativa. La procura di Bologna lo ha denunciato al Csm, lo ha accusato di ?invasione di campo?, gli ha dannato la vita e l?esistenza professionale per anni e anni. Sempre in nome della verità e dell?antifascismo, per carità.

All?epoca non era facile indicare la direzione in cui avrebbero dovuto indirizzarsi le indagini se non fossero state ?impistate? verso i Nar. Negli anni, però, di elementi nuovi ne sono emersi eccome. Carlos, il terrorista internazionale, ha trovato modo di raccontare che alla stazione, in quel giorno e in quell?ora, c?era un suo uomo Thomas Kram. Non che sia stato lui a mettere la bomba, per carità. tutta una manovra israeliana per incastrarlo, giura Carlos, uno che conosce solo le maniere oblique. Sta di fatto che senza la sua ammissione della presenza di Kram a Bologna non si saprebbe niente, e nemmeno si saprebbe che per le autorità italiane non era affatto un nome ignoto. La sua presenza, anzi , era stata segnalata col massimo di urgenza.

Anche Francesco Pazienza, metà agente dei servizi metà uomo di Gelli, uno di quelli condannati per il cosiddetto ?depistaggio?, ha detto infine la sua: «Il depistaggio è stato fatto dal Sismi per non far emergere la vera verità della bomba di Bologna. Secondo l?allora procuratore Domenico Sica c?era di mezzo la Libia, e coinvolgerla in quel momento avrebbe voluto dire tragedia per la Fiat e l?Eni». La ricerca ?innocentista?, ormai, ha ceduto il passo a quella sulla verità, e il libro di Rosario Priore, il magistrato che indagò su Ustica, e Giovanni Fasanella è un passo importante in quella direzione. Solo da Bologna, purtroppo, nessun dubbio viene accolto, e chi sostiene l?innocenza dei condannati, chi insiste sulla necessità di cercare altrove per non lasciare quel crimine impunito viene trattato da traditore, da ?revisionista?.

Perché per la sinistra la strage di Bologna è stata in effetti uno spartiacque, e lo è ancora. Separa quelli che pensano che difendere l?innocenza degli ex Nar sia politicamente dannoso, o che ritengono, come mi hanno detto in molti, «Sono innocenti, però non sta a noi difenderli. Ognuno si difende i suoi», da quelli per cui le ragioni della verità vengono prima di quelle della convenienza di fazione o dell?antifascismo. Sono due sinistre diverse. Opposte.
editoriale notevole, a mio modesto parere. :roll:
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Messaggio da dixie »

simstim ha scritto:@ rubin :


precisissimo !

infatti Fiore riparò di gran leva a Londra. Non saprei se più perchè sentiva il fiato sul collo, dopo Bologna, dei magistrati o se perchè sapeva di esser finito sulla lista di Giusva. Direi per entrambi i motivi.


piccola nota:
L'area veneta era considerata un "porto delle nebbie" dallo stesso Concutelli. Sulle commistioni tra stato e terrorismo nero emblematica è la vicenda di Vincenzo Vinciguerra.

sempre detto che sti veneti sono brutta gente
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dixie ha scritto:tutto quello che volete ma, lasciando pure perdere la strage di Bologna (anche se sono stati giudicati colpevoli)... hanno accumulato una tale quantità di ergastoli da gettare via la chiave ed invece... eccoli li fuori e magari usati anche dalla Bonino per la campagna elettorale :roll:
Ma tanto per ricordare:
Fioravanti:Con sei sentenze della Corte d'Assise d'Appello è condannato per numerosi reati, tra cui terrorismo, furto e rapina, a 8 ergastoli e al carcere per complessivi 134 anni e 8 mesi, sconta in tutto 26 anni di reclusione compresi 5 di libertà vigilata.
Mambro: è stata riconosciuta responsabile complessivamente dell'uccisione di 95 persone ed è stata condannata complessivamente a 9 ergastoli e a 84 anni e 8 mesi.[1] Ha scontato in carcere circa 26 anni, 16 dei quali in detenzione permanente più circa 10 in regime di semilibertà. Lavora per l'associazione Nessuno Tocchi Caino.

Non mi venite a trovare scuse né paragoni.... è scandaloso che personaggi simili siano fuori ... ma forse c'è dell'altro (leggi Mokbel)... va beh.. lasciamo perdere che c'é solo da inc@@@@rsi...
Beh avrei diversi "dettagli" da porre ma dovrei scrivere una pagina intera
minimo, dico solo che i citati sono in buona compagnia ma proprio tanti uno perfino in Parlamento..
Per atti di terrorismo e uccisioni infami in Italia in quel periodo (69-85) è prevsito l'ergastolo solo sulla carta poi di fatto ..
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simstim ha scritto:@ rubin :


precisissimo !

infatti Fiore riparò di gran leva a Londra. Non saprei se più perchè sentiva il fiato sul collo, dopo Bologna, dei magistrati o se perchè sapeva di esser finito sulla lista di Giusva. Direi per entrambi i motivi.


piccola nota:
L'area veneta era considerata un "porto delle nebbie" dallo stesso Concutelli. Sulle commistioni tra stato e terrorismo nero emblematica è la vicenda di Vincenzo Vinciguerra.

Forse Fiore non avertiva di essere nel mirino dei NAR, di sicuro era ben allerta sulla retata che la PS stava compiendo sui tutti i vertici dell'estremismo nero, dopo il 2 Agosto, una volta che le indagini hanno imboccato la pista fascista.
Se ne scappa, pare, con la cassa dei bottini di Terza Posizione, tant'è che non ci mette molto ad impiantare a Londra la sua remunerativa attività imprenditoriale.

Per quanto riguarda il porto delle nebbie veneto, qui da noi si nebbia c'è ne ormai poca. E' ormai assodato che almeno il confezionamento e la logistica della Bombe del 12 Dicembre '69, tra cui quella di Piazza Fontana, sono proprie dell'area veneta.
Le borse stesse furono ad esempio acquistate in una nota valigeria di Padova centro.
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dixie ha scritto:
simstim ha scritto:@ rubin :


precisissimo !

infatti Fiore riparò di gran leva a Londra. Non saprei se più perchè sentiva il fiato sul collo, dopo Bologna, dei magistrati o se perchè sapeva di esser finito sulla lista di Giusva. Direi per entrambi i motivi.


piccola nota:
L'area veneta era considerata un "porto delle nebbie" dallo stesso Concutelli. Sulle commistioni tra stato e terrorismo nero emblematica è la vicenda di Vincenzo Vinciguerra.

sempre detto che sti veneti sono brutta gente
nel caso di Vinciguerra, il gesto terroristico ( secondo lui atto di guerra ) fu teso proprio a dimostrare la collusione tra servizi segreti e destra eversiva di cui lui faceva parte e da cui si sentiva tradito. Ci riusci benissimo e si lamentò pure perchè avrebbe voluto di più da Casson.
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Rubin ha scritto:
simstim ha scritto:@ rubin :


precisissimo !

infatti Fiore riparò di gran leva a Londra. Non saprei se più perchè sentiva il fiato sul collo, dopo Bologna, dei magistrati o se perchè sapeva di esser finito sulla lista di Giusva. Direi per entrambi i motivi.


piccola nota:
L'area veneta era considerata un "porto delle nebbie" dallo stesso Concutelli. Sulle commistioni tra stato e terrorismo nero emblematica è la vicenda di Vincenzo Vinciguerra.

Forse Fiore non avertiva di essere nel mirino dei NAR, di sicuro era ben allerta sulla retata che la PS stava compiendo sui tutti i vertici dell'estremismo nero, dopo il 2 Agosto, una volta che le indagini hanno imboccato la pista fascista.
Se ne scappa, pare, con la cassa dei bottini di Terza Posizione, tant'è che non ci mette molto ad impiantare a Londra la sua remunerativa attività imprenditoriale.

Per quanto riguarda il porto delle nebbie veneto, qui da noi si nebbia c'è ne ormai poca. E' ormai assodato che almeno il confezionamento e la logistica della Bombe del 12 Dicembre '69, tra cui quella di Piazza Fontana, sono proprie dell'area veneta.
Le borse stesse furono ad esempio acquistate in una nota valigeria di Padova centro.
Ma che "cassa" poteva avere una organizzazione di soli ragazzini che andava dai 14 ai 22 anni e vietata a chi superava i 25 ?
abbastanza "sgangherati" e non godevano di una copertura come Negri Battista ecc. detto questo il Sig. Fiore non ha mai chiarito quindi .. Quello che è sicuro è che deve aver avuto degli aiuti economici esterni poi
resta tutto possibile.
@ Sim: quel libro l'ho letto un bel po di tempo fa e non aggiunge molto di più di "A mano armata" grosso modo lo ripercorre aggiungendo qua e la dettagli .. (sempre se l'hai letto..).

Tornando alla Stazione di Bologna da "ingenuo" mi domando ma possibile che nessuno ma proprio nessuno faccia casino in parlamento non batta i pugni alzi la voce, nessuno che si incazzi la mummia del presidente Napolitano ha mandato un messaggio dove ci possiamo benissimo pulire le ciappe perchè inutile, Giovanardi che vomita fango sui bolognesi perchè
solo capaci a insultare e urlare contro i politici e non collaborono (questa è bella! ) lo stesso che circa 2 settimane prima disse che l'ATI fu abbattuto da una bomba e nei cieli di Ustica non c'era nessuna battaglia..
Es. per tutti, D'Alema ? alza solo la voce quando gli toccano l'appartamento ..

Nessuno ! Nessuno che alzi un casino . Tutto tace . Perchè ? Perchè non gli fotte a nessuno, sti maiali .
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dido ha scritto:
Rubin ha scritto:
simstim ha scritto:@ rubin :


precisissimo !

infatti Fiore riparò di gran leva a Londra. Non saprei se più perchè sentiva il fiato sul collo, dopo Bologna, dei magistrati o se perchè sapeva di esser finito sulla lista di Giusva. Direi per entrambi i motivi.


piccola nota:
L'area veneta era considerata un "porto delle nebbie" dallo stesso Concutelli. Sulle commistioni tra stato e terrorismo nero emblematica è la vicenda di Vincenzo Vinciguerra.

Forse Fiore non avertiva di essere nel mirino dei NAR, di sicuro era ben allerta sulla retata che la PS stava compiendo sui tutti i vertici dell'estremismo nero, dopo il 2 Agosto, una volta che le indagini hanno imboccato la pista fascista.
Se ne scappa, pare, con la cassa dei bottini di Terza Posizione, tant'è che non ci mette molto ad impiantare a Londra la sua remunerativa attività imprenditoriale.

Per quanto riguarda il porto delle nebbie veneto, qui da noi si nebbia c'è ne ormai poca. E' ormai assodato che almeno il confezionamento e la logistica della Bombe del 12 Dicembre '69, tra cui quella di Piazza Fontana, sono proprie dell'area veneta.
Le borse stesse furono ad esempio acquistate in una nota valigeria di Padova centro.
Ma che "cassa" poteva avere una organizzazione di soli ragazzini che andava dai 14 ai 22 anni e vietata a chi superava i 25 ?
abbastanza "sgangherati" e non godevano di una copertura come Negri Battista ecc. detto questo il Sig. Fiore non ha mai chiarito quindi .. Quello che è sicuro è che deve aver avuto degli aiuti economici esterni poi
resta tutto possibile.
@ Sim: quel libro l'ho letto un bel po di tempo fa e non aggiunge molto di più di "A mano armata" grosso modo lo ripercorre aggiungendo qua e la dettagli .. (sempre se l'hai letto..).

Tornando alla Stazione di Bologna da "ingenuo" mi domando ma possibile che nessuno ma proprio nessuno faccia casino in parlamento non batta i pugni alzi la voce, nessuno che si incazzi la mummia del presidente Napolitano ha mandato un messaggio dove ci possiamo benissimo pulire le ciappe perchè inutile, Giovanardi che vomita fango sui bolognesi perchè
solo capaci a insultare e urlare contro i politici e non collaborono (questa è bella! ) lo stesso che circa 2 settimane prima disse che l'ATI fu abbattuto da una bomba e nei cieli di Ustica non c'era nessuna battaglia..
Es. per tutti, D'Alema ? alza solo la voce quando gli toccano l'appartamento ..

Nessuno ! Nessuno che alzi un casino . Tutto tace . Perchè ? Perchè non gli fotte a nessuno, sti maiali .
Semplicemente perché il Parlamento da tempo è tutto fuorché un luogo di discussione politica...
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