cinquantesimo d'Evanescenza
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Auguri Nicola! :-beer
p.s. a quando il tuo prossimo scritto?
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Re: cinquantesimo d'Evanescenza
AUGURI!!!!!! :-vino :-vino :-vino :-vino :-vino :-vino :-vino
definirsi motociclisti guidando uno scooterone
è come farsi un bidè e sentirsi un sub
tutti i pirla son bravi a dar gas sul dritto...è la piega che fa selezione!!
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Re: cinquantesimo d'Evanescenza
:-beer Auguroni!! :-beer
La Bonnie com'era https://bikepics.com/CI/pictures/235850 ... bonneville
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Re: cinquantesimo d'Evanescenza
TANTI AUGURI ALLA PENNA PIU ACCREDITATA DELLA BB... :-beer :-beer :-beer
AMIG AMIG ...AMIG UN CASS..
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Re: cinquantesimo d'Evanescenza
Auguriiiii :-vino
E speriamo di leggeri presto!
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Re: cinquantesimo d'Evanescenza
Auguri :-beer ...e fatti vedere una volta tanto..
Ace reunion
Non chiederti che può fare la Banda per te, chiediti che puoi fare tu per la Banda.

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Re: cinquantesimo d'Evanescenza
Eh si, i vostri auguri fan piacere
Questi poi, virtuali, liberi della loro fisicità, sono per me, asociale convinto, auguri eccelsi.
Anche la classica “stretta di mano virile e fascista” tanto austera ed un po’ demodé, non raggiunge questa perfezione.
Ergo, sentitamente e virtualmente ringrazio, però adesso basta, i miei 5 anni di BB hanno compiuto il ciclo perfetto di un piano quinquennale bolscevico, adesso ossigeno e idrogeno non riposano più e l’aria è carica di nuvole plumbee.
Son nuvole che s’accumulano nel mio orizzonte, in questo lento cammino verso il Grande Nord, verso uno stato dove tutto si rallenta, dove le onde sono assenti ed il mare è ghiaccio liquido, dove la neve non trasforma e le ombre si allungano.
Ma c’è una cosa che non manca, anzi aumenta, via via che procedi in questa direzione
Il vento
Spesso infatti è questione di vento, questo elemento che ti circonda come una forza leggera e delicata o prepotente e offensiva
Non sai dove nasca ma soffia e fa volare il tuo aquilone
Ci giochi e ti fai portare, t’illudi di poterlo controllare, poi la vela acquista forza e ti prende di peso
Strappato e preso di forza per le spalle, l’estasi ti porta oltre la ringhiera del tuo terrazzo genetico, oltre quello che potevi fare.
E dopo un po’, dopo vani tentativi, l’aquilone precipita e s’impunta, e te con lui.
E il vento si calma, solo piccole raffiche per spostare i resti di quello che fino a pochi minuti prima era una stupenda ala colorata in cielo.
E’ la rottura dei sogni che fa male, la rottura delle passioni, degli amori, che ferma la tua corsa, quella bella follia, quella carica che ti spingeva, hai solo fatto l’errore di credere troppo all’inerzia e aver troppa fiducia nelle tue capacità.
C’è sempre un limite oltre il quale non ti puoi spingere.
La finitudine umana porta in se stessa questo concetto, molte volte dimenticato da chi sale a cavallo dell’utopia dell’infinito.
O forse, più semplicemente, aveva ragione Conrad a parlare di linea d’ombra e certo, quanto a impeto e forza, non aiuta l’Ultima Thule di Guccini
Comunque sia, ora, raccolti i resti, guardi altre vele in cielo.
Potresti ricominciare ma hai paura di un’altra caduta, vivi la tua incapacità a piene mani.
Ti allontani incontro ad un orizzonte che si sta chiudendo e cominci a navigare come il visconte dimezzato, incattivito e cieco verso un incerto epilogo a sfondo grigio.
Un grazie a quelli con i quali, privatamente, ho scambiato colpi di tastiera
Il gioco è finito, il motore s’è spento
Torno in specie umana
Vi lascio con un bel video d’antan, stiloso come voi
Un saluto ad ognuno e che la strada sia buona, lunga e d’arcobaleno illuminata per tutti voi …
Con questo la tastiera modello Evançon chiude.
Questi poi, virtuali, liberi della loro fisicità, sono per me, asociale convinto, auguri eccelsi.
Anche la classica “stretta di mano virile e fascista” tanto austera ed un po’ demodé, non raggiunge questa perfezione.
Ergo, sentitamente e virtualmente ringrazio, però adesso basta, i miei 5 anni di BB hanno compiuto il ciclo perfetto di un piano quinquennale bolscevico, adesso ossigeno e idrogeno non riposano più e l’aria è carica di nuvole plumbee.
Son nuvole che s’accumulano nel mio orizzonte, in questo lento cammino verso il Grande Nord, verso uno stato dove tutto si rallenta, dove le onde sono assenti ed il mare è ghiaccio liquido, dove la neve non trasforma e le ombre si allungano.
Ma c’è una cosa che non manca, anzi aumenta, via via che procedi in questa direzione
Il vento
Spesso infatti è questione di vento, questo elemento che ti circonda come una forza leggera e delicata o prepotente e offensiva
Non sai dove nasca ma soffia e fa volare il tuo aquilone
Ci giochi e ti fai portare, t’illudi di poterlo controllare, poi la vela acquista forza e ti prende di peso
Strappato e preso di forza per le spalle, l’estasi ti porta oltre la ringhiera del tuo terrazzo genetico, oltre quello che potevi fare.
E dopo un po’, dopo vani tentativi, l’aquilone precipita e s’impunta, e te con lui.
E il vento si calma, solo piccole raffiche per spostare i resti di quello che fino a pochi minuti prima era una stupenda ala colorata in cielo.
E’ la rottura dei sogni che fa male, la rottura delle passioni, degli amori, che ferma la tua corsa, quella bella follia, quella carica che ti spingeva, hai solo fatto l’errore di credere troppo all’inerzia e aver troppa fiducia nelle tue capacità.
C’è sempre un limite oltre il quale non ti puoi spingere.
La finitudine umana porta in se stessa questo concetto, molte volte dimenticato da chi sale a cavallo dell’utopia dell’infinito.
O forse, più semplicemente, aveva ragione Conrad a parlare di linea d’ombra e certo, quanto a impeto e forza, non aiuta l’Ultima Thule di Guccini
Comunque sia, ora, raccolti i resti, guardi altre vele in cielo.
Potresti ricominciare ma hai paura di un’altra caduta, vivi la tua incapacità a piene mani.
Ti allontani incontro ad un orizzonte che si sta chiudendo e cominci a navigare come il visconte dimezzato, incattivito e cieco verso un incerto epilogo a sfondo grigio.
Un grazie a quelli con i quali, privatamente, ho scambiato colpi di tastiera
Il gioco è finito, il motore s’è spento
Torno in specie umana
Vi lascio con un bel video d’antan, stiloso come voi
Un saluto ad ognuno e che la strada sia buona, lunga e d’arcobaleno illuminata per tutti voi …
Con questo la tastiera modello Evançon chiude.
Re: cinquantesimo d'Evanescenza
il tuo messaggio n° 1099 è di una completezza assoluta, l'intervenire dell'inevitabile che si compie.
è banale definirlo un canto del cigno, ma ogni capolavoro può apparire banale se ci pare.
il tuo Segno è indelebile, lo è stato sino ad ora e tale resterà in ognuno dei bonnisti che bonnisti sono per destino e per affinità, non solo motoristica.
non ho mai scambiato "colpi di tastiera" con te perchè mi sono bastati i tuoi interventi che diverse volte ho riletto e sicuramente ritroverò ancora.
se questa è una dimensione del vivere la moto posso dirti che spero di non smettere mai.
di nuovo e comunque
Auguri Nicola
:-beer
è banale definirlo un canto del cigno, ma ogni capolavoro può apparire banale se ci pare.
il tuo Segno è indelebile, lo è stato sino ad ora e tale resterà in ognuno dei bonnisti che bonnisti sono per destino e per affinità, non solo motoristica.
non ho mai scambiato "colpi di tastiera" con te perchè mi sono bastati i tuoi interventi che diverse volte ho riletto e sicuramente ritroverò ancora.
se questa è una dimensione del vivere la moto posso dirti che spero di non smettere mai.
di nuovo e comunque
Auguri Nicola
:-beer
Re: cinquantesimo d'Evanescenza
Buon viaggio alla ricerca del tuo Oltre Settentrionale Evanςon.
Se non hai troppa fretta a metà via magari passa a salutare il nostro Re Ludovico. E' un vecchio amico, probabilmente non saprà dirti su percorsi del Frassino Cosmico o sul dove della Terra Ultima, ma forse indicazioni a trovare per qualche ora un tranquillo ruscello ancora non visto.
Auguri anche da parte di chi è costretto a restare.
Se non hai troppa fretta a metà via magari passa a salutare il nostro Re Ludovico. E' un vecchio amico, probabilmente non saprà dirti su percorsi del Frassino Cosmico o sul dove della Terra Ultima, ma forse indicazioni a trovare per qualche ora un tranquillo ruscello ancora non visto.
Auguri anche da parte di chi è costretto a restare.