Nucleare ... parliamone

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kappa
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Messaggio da kappa »

Proprio stamattina in treno leggevo queste righe...tratte da Metronews, per carità, ma mi sembravano interessanti...

"La regione Lazio ha una specie di record. In poche ore, ieri mattina, ha spedito decine di comunicati: nessuna centrale nel suo territorio. Da Puglia, Piemonte, Alto Adige, e una miriade di Comuni, Province, cittadine impensabili. All?indomani dell?accordo Italia-Francia sulla costruzione di nuove centrali nucleari nel nostro Paese, è chiaro che sarà una guerra che vedrà tutti contro tutti all?insegna della cosiddetta sindrome ?Nimby?: sì al nucleare ma non nel mio giardino (l?acronimo inglese sta per ?not in my back yard?, non nel mio cortile). E infatti, ci informa Sky, per il 68% degli italiani il nucleare è una scelta giusta. Ma ecco nascere già i comitati per non avere la centrale nella propria città. (STEFANIA DIVERTITO)

A FAVORE ?Energia pulita ed efficiente?
Walter Ambrosini, ingegnere nucleare, docente all?Università di Pisa. Professore, 4 centrali entro il 2020.
Ci siamo con i tempi?
? Sì. La data è realistica anche se le politiche hanno depresso le attività nucleari in Italia. Ma le professionalità non sono scomparse grazie alle aziende che lavorano all?estero.
I detrattori sostengono che il nucleare sottrarrà fondi alle rinnovabili.
? Falso. Si deve puntare su entrambi i cavalli e non fare con la tecnologia del rinnovabile lo stesso errore fatto con il nucleare 20 anni fa, abbandonarla.
Ma non potremmo coprire il nostro fabbisogno solo con il rinnovabile? Senza costose e problematiche centrali?
? Escluso. Da sole darebbero energia discontinua.
Le scorie: dove le mettiamo?
? Oggi una centrale da 1.000 megawatt produce 6 tonnellate di scorie l?anno. Stanno in una stanza.
L?uranio, la materia prima: tra 100 anni potrà esaurirsi.
? Il costo dell?estrazione incide del 5% sul chilowattora. Significa che potremmo sopportare anche estrazioni più costose. E i tempi si allungano. Tra 150 anni lo estrarremo dai fondali marini. (S.D.)

CONTRO ?Sarà un disastro economico?
L?ingegnere Andrea Masullo è il referente clima ed energia del Wwf.
Le centrali di nuova generazione hanno superato i dubbi degli ambientalisti...
? Niente affatto. È come dotare di optional tecnologici una vecchia utilitaria. È la tecnologia di base ad essere superata.
La terza generazione di centrali produce appena 6 tonnellate di scorie.
? La pericolosità delle scorie non si misura in volume né in peso. È come confrontare una tonnellata di acqua e una di arsenico. Ma la pericolosità è diversa no? E comunque il punto non è neanche l?ambiente.
E quale?
? L?economia. Con quest?accordo stiamo offrendo il nostro territorio alla Francia. E nel 2040 finirà l?uranio. Poi si dovrà estrarre dalle rocce granitiche a costi elevatissimi e producendo una marea di Co2.
L?Italia potrà però riattivare il suo know how nucleare...
? Spendendo 40 miliardi di euro per le 4 centrali promesse. Una cifra minore potrebbe essere investita nell?efficienza fotovoltaica.
Le due fonti non sono in antitesi.
? Sbagliato. Investimenti di questa mole dreneranno qualsiasi risorsa. È un?avventura economica che soddisfa gli interessi delle lobby economiche, non certo i cittadini. "


A chi credere? :roll:
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Messaggio da Anonymous »

a chi credere?

sono due punti di vista, se vogliamo, ugualmente condivisibili, se scindiamo il discorso dall'impostazione ideologica.

Ci sono però alcuni punti su cui, mi pare, tutti sono concordi: le riserve di uranio, che andranno a scadenza, esattamente come il petrolio e il problema delle scorie che, giova ricordarlo, restano radioattive per migliaia di anni.

Lo scorso anno era intervenuto sulla questione Jeremy Rifkin, non credo ci siano molte presentazioni da fare su di lui. Si può appoggiare o meno le sue idee e le sue proposte, tuttavia è un buono spunto di riflessione

http://www.repubblica.it/2008/04/sezion ... ergia.html

Rifkin, l'energia fai-da-te
così ci salveremo dal nucleare


Le centrali sono una "soluzione di retroguardia" e non risolveranno il problema
Dopo l'incidente di Krsko il guru dell'economia all'idrogeno spiega perché l'Italia sbaglia


UNA fatica inutile. Perché se anche rimpiazzassimo nei prossimi anni tutte le centrali nucleari esistenti nel mondo, il risparmio di emissioni sarebbe comunque un'inezia. Un quarto di quel che serve per cominciare a rimettere le briglie a un clima impazzito. Jeremy Rifkin non ha dubbi: quella atomica è una strada sbagliata, di retroguardia. Come curare malattie nuovissime con la penicillina. E non c'è neppure bisogno dei campanelli di allarme tipo Krsko per capirlo.

Basta guardare i numeri senza le lenti dell'ideologia. Proprio l'attitudine che, in Italia, scarseggia di più per il guru dell'economia all'idrogeno. Si vedrebbe così che l'uranio, come il petrolio, presto imboccherà la sua parabola discendente: ce ne sarà di meno e costerà di più. E che il problema dello smaltimento delle scorie è drammaticamente aperto anche negli Stati Uniti dove lo studiano da anni. "Vi immaginate uno scenario tipo Napoli, ma dove i rifiuti fossero radioattivi?" è il suo inquietante memento. Meglio puntare su quella che lui chiama la "terza rivoluzione industriale".


L'incidente all'impianto sloveno arroventa il dibattito italiano, a pochi giorni dall'annuncio del ritorno al nucleare. Cosa ne pensa?

"Ho parlato con persone che hanno conoscenza di prima mano dell'incidente, e mi hanno tranquillizzato. Non ci sono state fughe radioattive e il governo ha gestito bene tutta la vicenda. Ho lavorato con l'amministrazione Jan%u0161a e posso dire che hanno sempre dimostrato una leadership illuminata nel traghettare la Slovenia verso le energie rinnovabili. Non posso dire lo stesso di tutti i paesi europei, ma posso lodare le politiche energetiche di Ljubljana".

Superata questa crisi, in generale possiamo sentirci sicuri?

"Il problema col nucleare è che si tratta di un'energia con basse probabilità di incidente, ma ad alto rischio. Ovvero: non succede quasi mai niente di brutto, ma se qualcosa va storto può essere una catastrofe. Come Chernobyl".


Il governo italiano ha confermato l'inizio della costruzione delle nuove centrali entro il 2013. Coerenza o azzardo?

"Non capisco i termini della discussione in corso in Italia. Amo il vostro paese, lo seguo da anni ma questa volta mi sento davvero perso. I sostenitori dicono: il nucleare è pulito, non produce diossido di carbonio, quindi contribuirà a risolvere il cambiamento climatico. Un ragionamento che non torna se solo si guarda allo scenario globale. Oggi sono in funzione nel mondo 439 centrali nucleari e producono circa il 5% dell'energia totale. Nei prossimi 20 anni molte di queste centrali andranno rimpiazzate. E nessuno dei top manager del settore energetico crede che lo saranno in una misura maggiore della metà. Ma anche se lo fossero tutte si tratterebbe di un risparmio del 5%. Ora, per avere un qualche impatto nel ridurre il riscaldamento del pianeta, si dovrebbe ridurre del 20% il Co2, un risultato che certo non può venire da qui".


Un finto argomento quindi quello del nucleare "verde"?

"Non in assoluto, ma relativamente alla realtà, sì. Perché il passaggio al nucleare avesse un impatto sull'ambiente bisognerebbe costruire 3 centrali ogni 30 giorni per i prossimi 60 anni. Così facendo fornirebbe il 20% di energia totale, la soglia critica che comincia a fare una differenza. C'è qualcuno sano di mente che pensa che si potrebbe procedere a questo ritmo? La Cina ha ordinato 44 nuove centrali nei prossimi 40 anni per raddoppiare la sua potenza produttiva. Ma si avvia ad essere il principale consumatore di energia...".


Ci sono altri ostacoli lungo questa strada?

"Io ne conto cinque, e adesso vi dico il secondo. Non sappiamo ancora come trasportare e stoccare le scorie. Gli Stati Uniti hanno straordinari scienziati e hanno investito 8 miliardi di dollari in 18 anni per stoccare i residui all'interno delle montagne Yucca dove avrebbero dovuto restare al sicuro per quasi 10 mila anni. Bene, hanno già cominciato a contaminare l'area nonostante i calcoli, i fondi e i super-ingegneri. Davvero l'Italia crede di poter far meglio di noi? L'esperienza di Napoli non autorizza troppo ottimismo. E questa volta i rifiuti sarebbero nucleari, con conseguenze inimmaginabili".


Ecoballe all'uranio, un pensiero da brividi. E il terzo ostacolo?

"Stando agli studi dell'agenzia internazionale per l'energia atomica l'uranio comincerà a scarseggiare dal 2025-2035. Come il petrolio sta per raggiungere il suo peak. I prezzi, quindi, andranno presto su. Ciò si ripercuoterà sui costi per produrre energia togliendo ulteriori argomenti a questo malpensato progetto. Aggiungo il quarto punto. Si potrebbe puntare sul plutonio. Ma con quello è più facile costruire bombe. La Casa Bianca e molti altri governi fanno un gran parlare dei rischi dell'atomica in mani nemiche. Ma i governi buoni di oggi diventano le canaglie di domani".


Siamo arrivati così all'ultima considerazione. Qual è?

"Che non c'è abbastanza acqua nel mondo per gestire impianti nucleari. Temo che non sia noto a tutti che circa il 40% dell'acqua potabile francese serve a raffreddare i reattori. L'estate di cinque anni fa, quando molti anziani morirono per il caldo, uno dei danni collaterali che passarono sotto silenzio fu che scarseggiò l'acqua per raffreddare gli impianti. Come conseguenza fu ridotta l'erogazione di energia elettrica. E morirono ancora più anziani per mancanza di aria condizionata".


Se questi sono i dati che uso ne fa la politica?

"Posso sostenere un dibattito con qualsiasi statista sulla base di questi numeri e dimostrargli che sono giusti, inoppugnabili. Ma la politica a volte segue altre strade rispetto alla razionalità. E questo discorso, anche in Italia, è inquinato da considerazioni ideologiche".


In che senso? C'è un'energia di destra e una di sinistra?

"Direi modelli energetici élitari e altri democratici. Il nucleare è centralizzato, dall'alto in basso, appartiene al XX secolo, all'epoca del carbone. Servono grossi investimenti iniziali e altrettanti di tipo geopolitico per difenderlo".


E il modello democratico, invece?

"È quello che io chiamo la "terza rivoluzione industriale". Un sistema distribuito, dal basso verso l'alto, in cui ognuno si produce la propria energia rinnovabile e la scambia con gli altri attraverso "reti intelligenti" come oggi produce e condivide l'informazione, tramite internet".


Immagina che sia possibile applicarlo anche in Italia?

"Sta scherzando? Voi siete messi meglio di tutti: avete il sole dappertutto, il vento in molte località, in Toscana c'è anche il geotermico, in Trentino si possono sfruttare le biomasse. Eppure, con tutto questo ben di dio, siete indietro rispetto a Germania, Scandinavia e Spagna per quel che riguarda le rinnovabili".


Ci dica come si affronta questa transizione.

"Bisogna cominciare a costruire abitazioni che abbiano al loro interno le tecnologie per produrre energie rinnovabili, come il fotovoltaico. Non è un'opzione, ma un obbligo comunitario quello di arrivare al 20%: voi da dove avete cominciato? Oggi il settore delle costruzioni è il primo fattore di riscaldamento del pianeta, domani potrebbe diventare parte della soluzione. Poi serviranno batterie a idrogeno per immagazzinare questa energia. E una rete intelligente per distribuirla".


Oltre che motivi etici, sembrano essercene anche di economici molto convincenti. È così?

"In Spagna, che sta procedendo molto rapidamente verso le rinnovabili, alcune nuove compagnie hanno fatto un sacco di soldi proprio realizzando soluzioni "verdi". Il nucleare, invece, è una tecnologia matura e non creerà nessun posto di lavoro. Le energie alternative potrebbero produrne migliaia".


A questo punto solo un pazzo potrebbe scegliere un'altra strada. Eppure non è solo Roma ad aver riconsiderato il nucleare. Perché?

"Credo che abbia molto a che fare con un gap generazionale. E ve lo dice uno che ha 63 anni. I vecchi politici, cresciuti con la sindrome del controllo, si sentono più a loro agio in un mondo in cui anche l'energia è somministrata da un'entità superiore".

(7 giugno 2008)
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Messaggio da rocker »

perchè vi agitate tanto??

le centrali si faranno o almeno verrà dato il via ai lavori, che servono o no non gliene può fregare di meno a nessuno

appena si saranno divisi la fetta dei soldi stanziati

i lavori saranno lasciati incompiuti con buona pace di tutti!

o almeno è dal dopoguerra che l'italia funziona così
definirsi motociclisti guidando uno scooterone
è come farsi un bidè e sentirsi un sub

tutti i pirla son bravi a dar gas sul dritto...è la piega che fa selezione!!
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rjng
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Messaggio da rjng »

ventanni fà dissi di NO al nucleare,sono assolutamente convinto che la decisione presa all'ora sia altrettanto valida oggi,anzi ancor di più visto che l'energia pulita ha fatto passi da gigante.L'unico dubbio è...Il governo ha la possibilità di aggirare il referendum?se si siam nella merda radioattiva...
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Messaggio da ceccomannaro »

Wolf ha scritto:
ma servono 4 centrali?
quanto costerà costruire queste 4 centrali?
quanto copriranno in termini di fabbisogno energetico?
quale rapporto costi-benfici porterà la costruzione di queste centrali?
perchè non adottare SUBITO fonti energetiche rinnovabili già utilizzabili su larga scala?
non c'era stato un referendum che aveva detto no al nucleare?
Andiamo con ordine.

Quattro centrali non servono ad un tubo;così come descritto da Rifkin
Anche la copertura di energia sarebbe tutto sommato irrisoria,soprattutto confrontata con la spesa richiesta.
Per il rapporto costo-benefici vi inviterei a leggere le notizie riguardanti l'ultima centrale in via di costruzione in Scandinavia.
Ad oggi non ancora terminata e con una spesa triplicata rispetto a quella preventivata.
E stiamo parlando di Paesi dove hanno cacciato dal Governo (e dalla scena politica) un ministro che aveva comprato un pacchetto di caramelle (valore tre corone,se non ricordo male) con la carta di credito governativa.
Mica gente che "aiuta" l'Alitalia

:roll: :roll:

Adottare le fonti rinnovabili (a cui devolviamo da anni una parte della bolletta ENEL che viene,per così dire,"deviata" non si sa bene dove :evil:)
creerebbe un pò di malessere ai "padroni del vapore" che invece a condurre la caldaia ci tengono eccome.
Sulla funzionalità non c'è discussione:dare un'occhiatina in Germania per informazioni.

Il referendum aveva detto "no" al nucleare..ma all'epoca non c'era il Grassatore a cacciar balle;dato che si appella al popolo che lo sostiene, potrebbe indire un nuovo referendum.Con la precisazione che le regioni che avessero preponderanza di "si" saranno così fortunate da avere almeno due centrali atomiche sul loro territorio :twisted:.

Al fine di tutte le chiacchiere,sappiamo a chi servono le centrali così come il ponte sullo stretto....
agli "stallieri" 8-)
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Messaggio da trotter »

:idea: io un sito adatto all'installazione di un impianto l'avrei trovato: ad Arcore, in villa, negli splendidi giardini all'italiana, accanto al mausoleo e alle tre piscine contornato da statue e rare opere d'arte.

avremmo così la centrale atomica più stilosa del mondo.

Viva l' Itaglia.

:cry:
Ultima modifica di trotter il 28 feb 2009, 9:48, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da rjng »

Mah..se realmente il governo deve passare attraverso un altro referendum per il nucleare allora ci son speranze.
Anzi direi che sul nucleare il governo potrebbe fare un passo falso non da poco...vediamo se l'opposizione coglie..
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Messaggio da folletto_kokopelli »

rjng ha scritto:..
Anzi direi che sul nucleare il governo potrebbe fare un passo falso non da poco...vediamo se l'opposizione coglie..
cioe' creare un "emergenza paura" su qualcosa, e cavalcarne l'onda per avere consenso? :twisted: ...

...mi ricorda qualcosa/qualcuno...
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Messaggio da Anonymous »

credo che la possibilità di reintrodurre il nucleare nonostante il responso del referendum ci sia.
non sarebbe del resto il primo caso.
sull'opportunità, invece, penso che i motivi per indirizzarsi verso altri tipi di energie siano ben più importanti rispetto al ritorno al nucleare, anche solo per una questione i costi.
pensare che la germania, tanto per fare un esempio, sfrutta molto più di noi l'energia solare è sconcertante...
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Messaggio da rjng »

folletto_kokopelli ha scritto:
rjng ha scritto:..
Anzi direi che sul nucleare il governo potrebbe fare un passo falso non da poco...vediamo se l'opposizione coglie..
cioe' creare un "emergenza paura" su qualcosa, e cavalcarne l'onda per avere consenso? :twisted: ...

...mi ricorda qualcosa/qualcuno...
direi che da creare ci sia ben poco..non sò tè ma io dal nucleare cercherei di tenermi lontano..
Certo,se fossi l'opposizione mi schiererei immediatamente contro il nucleare,con la massima serietà possibile.Forse Veltroni si è suicidato troppo presto..
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Messaggio da Anonymous »

rjng ha scritto:Forse Veltroni si è suicidato troppo presto..
ah tu parti dal presupposto che sia stato vivo :lol:
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Messaggio da Anonymous »

kender ha scritto:
rjng ha scritto:Forse Veltroni si è suicidato troppo presto..
ah tu parti dal presupposto che sia stato vivo :lol:


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Messaggio da Anonymous »

sul referendum c'è bisogno di una spiegazione dei giuristi BB per chiarirci le idee: come fanno ad aggirare il voto referendario che disse NO al nucleare? forse quel referendum era abrogativo di una legge e quindi valido solo per quella?
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Messaggio da rjng »

kender ha scritto:
rjng ha scritto:Forse Veltroni si è suicidato troppo presto..
ah tu parti dal presupposto che sia stato vivo :lol:

:lol: :lol ....Veltroni è un grande!!anche troppo per questa sinistra ....ora mi rimane Bersani...poi boh.
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Messaggio da Anonymous »

LiSerge ha scritto:sul referendum c'è bisogno di una spiegazione dei giuristi BB per chiarirci le idee: come fanno ad aggirare il voto referendario che disse NO al nucleare? forse quel referendum era abrogativo di una legge e quindi valido solo per quella?
penso di si, ma vado ad intuito, perchè quel genio di Scajola infatti parlava di un disegno di legge (ddl) ad hoc
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