simstim ha scritto:@ rjng
non vedo nell'America un modello, nonostante abbia tutti i parenti da parte di mia madre lì, sono emigrati dall'Inghilterra nel dopoguerra. Quindi qualche cosina la so.
In quanto ad istruzione..... li trovo molto più ignoranti della media europea, e con grossi complessi di inferiorità rispetto alla storia del nostro Vecchio Continente. Poi proprio non riesco a capire come possa essere da modello un'università in cui puoi accedervi pagando delle rette annuali di parecchie decine di migliaia di euro, oppure un sistema sanitario dove puoi tranquillamente morire se non hai i soldi per pagarti una assicurazione. In quanto alle opportunità e alla meritocrazia sul lavoro direi che quel che dici è giusto. Ma se non hai i sacchi per studiare è improbabile avere un riscatto sociale. Dovrebbe essere garantito a tutti partire dalla stessa linea di partenza, utopia, ok.
La competitività della loro società ha fatto si che dedichino all'istruzione una parte rilevante del loro tempo.
su questo dissento ( istruzione ) e dissento anche su una comunità basata sul valore della "competitività".
Nn ci conosciamo e quindi spero di non averti offeso, è una mia modesta opinione.
Il mio scritto iniziale è prodromo alla conclusione finale,quella sì "in topic",visto che si parlava di leggi tendenti ad eliminare i diritti dei lavoratori.
Ergo, è mio convincimento che se vuoi combattere nel mercato del lavoro odierno è indispensabile fare un salto di qualità,che ti permetta di essere ricercato e trattato come una risorsa preziosa,a dispetto dei santi che fanno le leggi.
Venendo al tuo e nel particolare,il modello sociale/economico americano,per quanto mi è dato conoscere,è tutt'altro che perfetto,prova ne è che il buon Obama si stia facendo un mazzo tanto nel cercare di migliorare le più vistose lacune.
Non entro nel merito di ignoranza o altro in quanto non ho parametri,almeno attuali, per giudicare.
Sul fatto che in Italia ci sia una migliore istruzione rispetto all'america che vuoi che ti dica,fortemente dubito.
In conclusione,il mio antiamericanismo non mi impedisce di vedere quanto di buono c'è(c'era?) oltreoceano,e se può servire come incoraggiamento anche a noi...ben venga.