Un libro, o meglio, più di uno.
Per il 2010 voglio dire.
E non per sovvenzionare l?editoria, ma per ricominciare a pensare, non smettere mai di cercare di capire e sognare.
Il piacere di ritornare a rileggere una pagina, il piacere di qualcosa che riprenderemo in mano con altri occhi.
E il dovere d?allenare anche il cervello levandogli il divano del televisore.
L?importanza di non lasciarsi dominare da un mondo d?immagini che appaiono tutte insieme e non riusciamo a dargli un?importanza diversa, non riusciamo a rivederle, non possiamo fermarle e c?ingolfiamo di piccole e grandi emozioni che lasceranno il posto a quelle successive.
No, niente topi di biblioteca.
L?uomo del paleozoico con tutto il suo bisogno d?azione ed il suo carico annuale d?accidenti ha bisogno d?una mente indipendente e forte, altrimenti è solo come cane al guinzaglio.
Un libro
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