E' morta" la" tv

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folletto_kokopelli
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E' morta" la" tv

Messaggio da folletto_kokopelli »

E' morto Mike Bongiorno
addio al re del telequiz

ROMA - Mike Bongiorno è morto. Aveva 85 anni. Il celebre conduttore è stato vittima di un infarto mentre si trovava a Montecarlo. Se ne va un pezzo di storia della televisione italiana. Fu lui a importare dagli Stati Uniti il quiz televisivo e a dar vita, più tardi, a format innovativi e a uno stile di conduzione rivoluzionario.

Mike Bongiorno, Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, nasce a New York il 26 maggio del 1924. Sua madre è torinese, suo padre italoamericano. Si trasferisce in Italia ancora bambino, studia a Torino, durante la seconda guerra mondiale lascia gli studi e si unisce alle formazioni partigiane: grazie alla sua padronanza dell'inglese viene impiegato come staffetta per le comunicazioni con gli alleati. Catturato dai nazisti, trascorre sette mesi nel carcere di San Vittore, poi viene trasferito prima nel campo di concentramento di Bolzano poi in quello di Mauthausen. Si salva grazie a uno scambio di prigionieri fra Germania e Stati Uniti.

Torna a New York, dal 1946 lavora per la radio del quotidiano "Il progresso italoamericano" nel programma "Voci e volti dall'Italia". Torna in Italia, definitivamente, nel 1953, chiamato a lavorare alla neonata televisione. E' lui a inaugurare il primo giorno di trasmissioni, il 3 gennaio del 1954, con il programma Arrivi e partenze.

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Messaggio da Anonymous »

mi dispiace davvero :cry:
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rocker
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Messaggio da rocker »

a me sinceramente mi stava sulle palle!! quindi non mi dispiace!
definirsi motociclisti guidando uno scooterone
è come farsi un bidè e sentirsi un sub

tutti i pirla son bravi a dar gas sul dritto...è la piega che fa selezione!!
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Messaggio da Anonymous »

E' morta davvero la TV!
Massimo rispetto!
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Messaggio da Anonymous »

Mai piaciuto, eviterei commenti per rispetto di chi muore

Li eviterei volentieri se non si fosse espresso come un animale in riferimento all?eccidio di Sant?Anna di Stazzema, trattando questi morti come persone che si erano ?cercata? questa fine, in quanto a conoscenza del tipo di repressione effettuato dai tedeschi per ogni loro morto.

Come a dire ?poveri stupidi?.

La morte va rispettata per ognuno, ma metterei un punto
Forse c?è una grande levatura professionale di un modo che personalmente non apprezzo
La grandezza umana, poi, credo sia ben altro.
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folletto_kokopelli
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Messaggio da folletto_kokopelli »

Nn sono a conoscenza di quei commenti, strano da lui che è stato un deportato.
Cmq il riferimento era puramente storico televisivo,lui era "la " tv
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Messaggio da Anonymous »

folletto_kokopelli ha scritto: ( ... ) lui era "la " tv

da capire se questo è un merito o un demerito :roll: ;)
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Messaggio da Anonymous »

folletto_kokopelli ha scritto:Nn sono a conoscenza di quei commenti, strano da lui che è stato un deportato.
Cmq il riferimento era puramente storico televisivo,lui era "la " tv
Sono commenti che lui fece 3 anni fa (mi pare), quando il processo ai nazisti, per questa strage, ebbe un momento di grossa risonanza mediatica.
Disse in buona sostanza che la morte, quelli di Sant'Anna di Stazzema, se l'erano cercata. Poi forse i giornali e gli svarioni d'un momento, isolare le frasi da un contesto, spostano il giudizio d'un lettore verso orizzonti fallaci.
Senza nulla togliere al suo valore (per chi lo vede) professionale, per me un conto è celebrare la statura, commemorare, ricordare il valore di soggetti come Biagi, Montanelli, Calabresi, Falcone, Borsellino, Ambrosoli e darne buona risonanza.
L'umano consesso deve aver questi riferimenti.
Altro conto è celebrare un principe della leggerezza, mancano solo i funerali di stato.
Dico questo anche perchè a mio avviso la televisione è abbondantemente responsabile del rincoglionimento universale, zeppa di programmi vomitevoli.
Poi si può anche gradire, anzi si deve, per salvarsi la mente, dedicare un pò di tempo a ciò che diverte, alla sana stupidaggine.
Ma ad ognuno il suo valore, gli uomini sono tutti uguali ma non pesano allo stesso modo.

Tutto questo, come direbbe simstim, a mio modesto e leggerissimo parere

Saluti radiofonici
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Messaggio da Anonymous »

Spiace perchè, da come dicono quelli un pò più grandi di me, ha accompagnato (solo e solo quello) l'Italia negl'anni 60 ad un mondo nuovo.
E' un pezzo di storia della TV, forse meglio di quella che c'è ora.

Credo che di personaggi della TV che hanno formato, informato e aiutato quindi a crescere il popolo italiano, ce ne siano molti prima di lui, ma non nascondo che mi trasmetteva simpatia, soprattutto per il suo forte autoironismo.

R.I.P.
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Messaggio da Anonymous »

io sinceramente non ho gradito la pubblicità, che ultimamente girava, in cui appariva insieme a Fiorello....

quella in cui, in un momento di crisi drammatica, loro si permettevano di fare la parodia di due mendicanti. Con tante famiglie che ormai regolarmente ricorrono all'aiuto della Caritas, una mancanza di sensibilità così grossolana ( o almeno di "forma") da parte di due a cui i soldi escono dalle orecchie ( per nn dire dal buco del cul@ ), la trovo imperdonabile e altrettanto allarmante che nessuno si indigni.

Sullle sue esternazioni a riguardo di Stazzema nn ne sapevo niente , ma non faccio fatica a crederci. Come attenuante c'è da dire che ultimamente mi sembrava abbastanza rinco....

Tutto questo, come ha detto Evançon, a mio modesto e leggerissimo parere
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Messaggio da Anonymous »

Non mi è mai piaciuto, ha inaugurato la RAITV ma anche Mediaset.
E' stato fedele alla linea fino a quando non ha avuto qualche scazzo col Boss ed è stato intelligentemente e ironicamente ripescato da Fiorello.
La TV non l'ha nè creata nè fatta lui.
Dei commenti su Sant'Anna non ne sapevo niente, che fosse stato deportato si ma, credo, fosse un caso, non era un partigiano ma un collaboratore degli alleati in quanto Italo-Americano.Infatti fu deportato in un campo militare non in un lager.
Che dire....mboh..
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folletto_kokopelli
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Messaggio da folletto_kokopelli »

(ASCA) - Roma, 8 set - Sul ''Dizionario della Resistenza italiana'' Massimo Rendina, comandante partigiano durante la lotta di Liberazione, gli ha dedicato diverse righe, sottolineando che ''sfollato l'8 settembre sulle Alpi piemontesi, attraversava nei mesi invernali i valichi alpini innevati, recando messaggi in Svizzera per conto della Resistenza''. Ma non sono mancate le polemiche sulla reale consistenza del passato da partigiano di Mike Bongiorno, che secondo il suo compagno di cella a San Vittore, Indro Montanelli, fu arrestato soltanto perche' la madre aveva il passaporto americano. Sia come sia, il futuro re del telequiz e padre della tv italiana racconto' di aver conosciuto dei partigiani a Salze d'Oux dove si era rifugiato con la madre scappando da Torino. ''Tu devi unirti al nostro gruppo, mi dissero, ed io accettai portando messaggi a Torino e Milano'', ha scritto Mike. ''Avevamo previsto un'ultima missione ma qualcuno tradi' cosi' - ero a Crodo sopra Domodossola ed avrei dovuto attraversare a distanza di poche ore il confine - venimmo catturati dalla Gestapo''. Dopo il carcere a Milano, Bongiorno venne destinato all'internamento in Germania a Spithal (ma prima passo' anche in altri campi di concentramento come Bolzano e Mauthausen) e nel 1945 venne scambiato tramite la Croce Rossa con prigionieri tedeschi detenuti dagli americani, grazie ad un accordo che riguardava persone gravemente ammalate o casi speciali. Tornato a New York lavoro' per la stazione radiofonica del quotidiano ''Il progresso italo-americano''. Poi di nuovo in Italia per partecipare alla nascita della televisione.
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Messaggio da Anonymous »

Io ritorno in discussione solo per esprimere un mio pensiero, che non vuole essere (non è) una critica a certi commenti che precedono.
è un pour parler.
non ero un suo accanito fan nè lo seguivo in ciò che faceva, però mi spiace della sua scomparsa per quello che ha rappresentato per la tv. lui c'era quando è nata quella pubblica, ha contribuito a farla crescere (certo, a modo suo, in maniera certamente diversa da quel che fu, ad esempio, un mario soldati, ma comunque il suo fu un contributo molto forte).
fece un salto nel buio quando passò alla tv privata, quindi bisogna dargli atto del coraggio he ebbe: parlo naturalmente solo in ottica professionale, al di là delle questioni e retroscena politici che stanno dietro alla crescita di mediaset: sta di fatto che il primo passo lo fece lui e non altri che, a quei tempi, erano comunque in auge.
ed anche qui contribuì alla crescita delle emittenti private.
può piacere o non piacere, ma nel suo lavoro era, ed ancora a 85 anni, un numero uno.
è stato partigiano sui generis, questo è vero, me lo raccontava pure mio nonno che lo conobbe sui monti.
non sapevo avesse detto quella stronzata su s'anna di stazzema. beh, tutti sparano cazzate.
la tv ha perso un grande professionista e me ne dispiaccio come tale, così come fui dispiaciuto della scomparsa di montanelli, tanto per fare un nome a caso: il giornalismo aveva perso una grandissima firma. lui era stato addirittura fascista: eh vabbé, coloro che non furono iscritti al pnf si contavano sulle dita di una mano.
anche uno dei più grandi direttori dell'unita, davide lajolo, fu un fascista, eppure arrivò alla dirigenza del pc e alla direzione del suo giornale, ed è ricordato come uno dei più grandi padri del pci. e quando anche lui scomparve, si ricordò che era scomparso un grande dirigente, un grande direttore, un grande scrittore. non un ex fascista, non un "voltagabbana" come ironicamente lui amava definirsi (e ci scrisse pure un gran libro che vi consiglio di leggere, se lo trovate)
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Mi sento di quotare L'advocat
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Messaggio da Anonymous »

ha fatto una vita intensa, credo anche molto bella, è morto all'improvviso alla "tenera" età di 85 anni, direi che è stato un uomo fortunato e pace alla sua anima. Personalmente a volte mi stava simpatico altre mi stava sulle palle. Però ora non santifichiamolo!
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