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Ancora lui

Chuck Palahniuk. Cavie

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Un gruppo di persone, rispondendo ad un annuncio, decide di partecipare ad un singolare "ritiro per scrittori". I partecipanti vivranno, per tre mesi, isolati dal mondo. Durante questo tempo, saranno chiamati a scrivere, liberi da ogni pensiero e influenza esterna, un racconto, una sceneggiatura, una poesia.
La mente di questo progetto è un anziano signore, Whittier, il quale, affiancato dalla signora Clark, manovrerà i fili di questo ritiro.
La struttura del libro ricorda molto il Decameron di Boccaccio: i partecipanti si raccontano a turno una storia, per uccidere la noia. C'è, quindi, la storia principale (un gruppo di persone rinchiuse in un teatro che cercano di sopravvivere a loro stesse) e ci sono i loro racconti.
Come si capirà, nel corso della lettura, l'invito non è nient'altro che una trappola; scopo di Whittier, infatti, è quello di studiare il comportamento delle persone in una situazione insolita: la consapevolezza di essere rinchiusi e di non poter uscire per tre mesi.
I partecipanti, invece di dedicarsi alla scrittura, decidono di sfruttare l'occasione per creare la loro Storia, la "Storia di Noi" (come la definiranno), dove loro sono le vittime e Whittier è il carceriere. Una storia da poter raccontare al mondo, da trasformare in film, da spiattellare nei programmi televisivi. Una storia che li renda famosi.


Francamente il peggior libro di Palahniuk tra tutti quelli che ho letto finora, un'accozzaglia di bestialità, trash, orrido e orripilante, davvero duro da leggere, per stomaci foderati di titanio.
Ma al di là delle scene scabrose e raccapriccianti il libro, che tutto sommato scorre abbastanza veloce, non è altro che un radunare le peggiori idee, i peggio racconti dello scrittore e riordinarli per farne un ennesimo prodotto editoriale.
Se non erro ne verrà tratto un film, probabilmente sarà un successo, ma il libro francamente lo sconsiglio :roll:
Anonymous
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Sai che non sono riuscito a leggere niente di Palnuk?
Mi amoglie ne ha letto uno e ha detto che non le è piaciuto e mi sono fatto condizionare.. :roll:
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

beh.. io ne ho letto qualcuno di palahniuck, escluso Fight Club, da cui hanno tratto l'omonimo film

come tutte le opere dell'ingegno: alcuni li ho trovati molto belli, sempre considerando il genere naturalmente, cioè non aspettarti liriche a sommi livelli (io adoro Amado e, a mio gusto, palahniuck potrebbe a malapena pulirgli le scarpe.... ;) ). Insomma è, per mio conto, un leggere fuori dagli schemi. In tutto questo ci sono dei libri del summenzionato palahniuck per me fantastici, tipo Ninna Nanna o Invisible monsters, altri, come Cavie, posso tranquillamente definirlo una boiata colossale :roll:

se un minimo ti incuriosice prova ad andare al di là del pregiudizio e tenta la lettura di qualcosa, al limite lo lasci lì e amen... ;)
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

Penso che proverò fight club.
Tieni conto che adoro come scrive McCarthy (o come lo traducono :roll: ), dovrei rileggerne la trilogia in inglese.
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

beh dici poco Cormac McCarthy ... Meridiano di sangue, Oltre il confine, Cavalli selvaggi ...

ma qui si parla di narrazione molto epica, ma in effetti bisognerebbe leggerli in originale

Palahniuck è tutto un altro spirito, ma forse cominciando con Fight Club (che non ho ancora letto nemmeno io) potresti abboccarti un po... ;)
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