Quando ti senti lontano...

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Anonymous
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Quando ti senti lontano...

Messaggio da Anonymous »

...O meglio quando credi di essere solo e forse lo desideri!

Non so se capita anche a Voi... era una cosa che volevo condividere
con i mia amici della bb per vedere se c'è qualcuno a cui capitano
i miei stessi stati d'animo.

Ieri ero fermo sul balcone di casa ed ero appena toranto da un breve giro
in moto, mi sono fermato a contemplare il prato verde che si vede
da casa mia... ho cominciato a divagare con la mente e mentre lo facevo
il pensiero degli impegni lavorativi mi riportava sempre al punto di
partenza e la cosa mi faceva una gran rabbia...

beh io la butto li... ma è mai possibile che noi uomini siamo l'unico
animale sociale che organizza la propia esistenza sul lavoro e
soprattutto fa dell'economia il suo perno principale? Mi sembra così
stupido... (ok mi sta bene che la moneta facilita gli scambi ecc...).
Pero' a pensarci bene, ma che sistema viscido e subdolo è?
perchè dobbiamo (almeno i più) lavorare per i 800 eur / 2000 eur al mese
per fare cosa poi? Vivere una vita "degna"...
Mi alzo la mattina alle 07.00 lavoro fino alle 19.30 quando va bene
fino al venerdì ed alle volte anche il sab mattina... e mi resta solo
una giornata o due per fare quello che io voglio (sempre che non mi
vengano imposti dalla società altri obblighi ed impegni vari...)

Non mi lamento del lavoro, ma della maniera subdola nella quale
veniamo cresciuti e nel valore che viene dato alla posizione sociale
di chi ricopre determinate cariche al posto di altri...
Certe volte più ci penso più mi sembra assurdo e mi sento lontano da
tutto questo...

io non amo questa società, non amo il ns mondo di plasitca, dove
oramai i sentimenti ed i valori sono "merce preconfezionata" da
vendere come si usa nei supermercati, non mao il modo in cui
viene schiacciato l'IO delle persone, e non amo il modo in cui ci fanno
credere che ciò sia giusto.... amo le persone umili e quelle "strane"
che vengono allontanate solo perchè diverse dal modo di pensare comune... ed amo gli ultimi perchè i pochi si arrogano il diritto di dare la
voce ai molti e di opprimerli sotto il giogo delle loro scelte!

spero di essere stato chiaro e grazie!!! :oops:
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rocker
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Messaggio da rocker »

benvenuto nel club! ma penso che è dai primi scambi commerciali che i pochi vivono alle spalle dei molti facendogli credere che è loro "dovere"

poi ogni tanto c'è una rivolta con un pò di morti, teste tagliate, e si ricomincia allegramente come prima!

io però assieme al mio socio son 25 anni che lavoriamo in base agli incassi, non siamo diventati ricchi, ma viviamo meglio! ;)

ora poi che quasi il 60 % ti va via tra spese e tasse....ce ne fottiamo ancora di più!!
definirsi motociclisti guidando uno scooterone
è come farsi un bidè e sentirsi un sub

tutti i pirla son bravi a dar gas sul dritto...è la piega che fa selezione!!
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

Salute ai memrbri del "club" se ti può consolare, mi associo a te Charango e a Rocker, e a chi condividerà tale tua bella e profonda riflessione non da trascurare e non da sottovalutare, anche solo per il fatto che ancora sono felice che ci siano al mondo, e oltretutto, vicino a me, persone sensibili e fondate sui veri valori e principi. IO mi ritrovo perfettamente con la tua idea, purtroppo ormai il valore della moneta e del denaro, vedi a che punto stà portando la razza umana, a non aver rispetto più di nulla pur di prevalicare su cosa o su chi, tornerei volentieri al baratto...
Nella mia umile e modesta famiglia, mi hanno sempre insegnato, che si, è vero il lavoro occupa se non erro circa un terzo della nostra esistenza terrena, ma, mi hanno anche insegnato che ho una sola vita,e che il lavoro sia importante, ma non che debba vivere per lavorare, e che devo dedicarla soprattutto anche se il tempo è quello, come dite anche Voi, a quelle piccole cose che prestiamo meno attenzione visto che ormai facciamo tutto di fretta, e tutto e sempre senza fare caso a nulla...a Volte può bastare un piccolo gesto, per riallietarci la vita...Purtroppo nella tua condizione, mi ci trovo da tempo, vivo ahimè in una società, qui, dove tutto è fondato sull'aspetto, su che auto hai, che compagnie frequenti, e che locali frequenti, basato su ricchezze materiali e status symbol della città o della gente...O sei "In" o sei "Out", dove a volte paradossalmente, per quanto siamo strani e "diversi" da tutti gli altri...siamo sempre coloro, che passando modestamente e silenziosamente dietro le quinte o al di fuori dei riflettori, lasciamo un segno indelebile, nella mente delle persone, e di chi incontriamo...Anche solo per aver avuto un pensiero del genere...Buona vita, e buona strada...

Lamps Brothers
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

Quello che hai provato tu ieri sera io lo provo tutte le domeniche sera! Dopo una settimana di lavoro con piu' o meno soddisfazioni arriva la domenica sospirata e cerchi di passarla nel migliore dei modi possibile. Sei sereno, moderatamente felice e poi al tramonto sei già ai problemi del lunedì.
Con un' attività sulle spalle e famiglie (compresa la mia ) che dipendono da te non posso non pensarci ne preoccuparmi, pero' la mente mi va al 27 giugno del 2002 quando in tre ore mio padre se ne e' andato per un infarto proprio davanti a me e in quel negozio che ha fondato, creato, vissuto fino all'ultimo istante della sua vita. Da li mi sono imposto che il lavoro e' vita ma la vita non e' il lavoro!
Esistono persone che, come mio padre vivevano per il lavoro e tutto il resto era un contorno,alla fine non avevano vita ma a loro non importava, e persone come me che qualcosa oltre al lavoro vorrebbero avere, per lo meno un po' di serenita'
la cosa meschina e' come dite voi e' che il mezzo per ottenere la serenità,non parlo di felicita' sarebbe ottimistico oltre le più rosee previsioni, e' il denaro!
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

Riflessioni bibliche queste, e preludio di ?Avere o Essere? di Fromm.
Sono riflessioni che qualsiasi essere assennato fa ogni tanto, la consapevolezza d?avere una gabbia attorno, più o meno grande, con maglie più o meno fitte.

La generazione del padre di Gioppo era fatta da gente il cui scopo era fondamentalmente il lavoro, le ferie un lusso, come l?auto. Costruire qualcosa era un imperativo, non era poi così poca la gente che faceva suo (e a suo modo) l?art. 4 della Costituzione:
?Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.?

Si viveva di ideali e sicuramente anche di problemi più sostanziali che impedivano troppi dubbi.
Non che si stesse meglio, si viveva in modo diverso.

Oggi invece si corre e si consuma, velocemente, di tutto, affetti compresi. E questa nevrosi generale stride parecchio quando l?umano essere, costantemente alla ricerca di senso, si ferma di fronte a qualcosa di bello e si chiede perché è costretto a percorrere strade che lo conducono dentro a stanze buie anziché verso luoghi liberi.
Viviamo non troppo padroni della propria esistenza ma si deve sempre voler continuare a esserlo altrimenti facciamo come il tenente Drogo del ?Deserto dei Tartari?.

Ti auguro di non rattrappire troppo le tue ali e di liberarti a poco a poco di molti pesi che paiono essenziali per vivere ma in realtà impediscono il volo.

Gabbianamente saluto
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

Mamma mia che topic!!! :shock:
se penso alla società al mondo a tutto quello che ... dipendesse da me su questo pianeta saremmo al massimo 2 mld di persone!!!
Personalmente ho applicato la procedura "azz miei" e cioè scegliersi buoni amici senza aspettarsi grandi cose ma con i quali stai bene (e la BB esiste!)
una donna affidabile e godersi ogni minuto di certi momenti come se fossero unici ma perchè sono unici !
Senza scomodare Fromm o Carotone (... felicità a momenti..) se no si entra in un circuito senza fine.. Anche se il citato Fromm da Evançon non è poi così male, io preferisco Evançon!


;)
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

...e tu non guardarlo dal balcone il prato verde,
scendi le scale atttraversa la strada ed entraci dentro,
senti l'erba sotto i piedi,
coricati e odoralo
e sarai il bambino che fa le capriole
e sarai la formica
o il grillo,
sporcati le mani
e esisti lì in quell'istante,
senza passato,
senza futuro...
eterno !
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

..grazie ragazzi... è bello leggere quello che scrivete!
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ceccomannaro
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Messaggio da ceccomannaro »

Viviamo in società. Per noi dunque niente è davvero buono se non è buono per la società.
Questo è il messaggio subliminale che,instillato fin dall'infanzia,generalmente ci domina.
Apprezzabile quando il gruppo sociale è quello parentale o amicale;ma come ben sappiamo,scaltri individui utilizzano questo riflesso condizionato per altri meno nobili scopi.
Siamo però noi a permetterglielo.
In nome e per conto di molteplici cause,non ultimo lo "sforzo titanico" di pensare in proprio,ci lasciamo condurre in un limbo mentale che ci priva del più raffinato strumento posseduto dall'uomo:il pensiero.
Quando questo strumento è libero di dispiegare la sua forza,le nostre potenzialità dilagano e le nostre azioni hanno senso compiuto.
Le riflessioni,i dubbi che esterni,caro Charango,stanno ad indicare che c'è vita all'interno del tuo cranio..coltivala ;)
E se già non l'hai fatto,segui il consiglio di Evançon;"Avere o Essere" è un buon compagno di viaggio 8-)
Rust never sleeps
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Vincitrice Bonniecup 2007
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

ceccomannaro ha scritto:Viviamo in società. Per noi dunque niente è davvero buono se non è buono per la società.
Questo è il messaggio subliminale che,instillato fin dall'infanzia,generalmente ci domina.
Apprezzabile quando il gruppo sociale è quello parentale o amicale;ma come ben sappiamo,scaltri individui utilizzano questo riflesso condizionato per altri meno nobili scopi.
Siamo però noi a permetterglielo.
In nome e per conto di molteplici cause,non ultimo lo "sforzo titanico" di pensare in proprio,ci lasciamo condurre in un limbo mentale che ci priva del più raffinato strumento posseduto dall'uomo:il pensiero.
Quando questo strumento è libero di dispiegare la sua forza,le nostre potenzialità dilagano e le nostre azioni hanno senso compiuto.
Le riflessioni,i dubbi che esterni,caro Charango,stanno ad indicare che c'è vita all'interno del tuo cranio..coltivala ;)
E se già non l'hai fatto,segui il consiglio di Evançon;"Avere o Essere" è un buon compagno di viaggio 8-)
grande presidente! :D
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

Quanta verità nelle cose che scrivete. in questo periodo sono esattamente nello stato che descrive Charango e la cosa non mi garba punto.

Ogni obiettivo raggiunto ne prevede un prossimo ancora più arduo e ambizioso, ne ho un filino piene le palle... :roll: :roll:

Mi piacerebbe per un pochino restare a veder crescere l'erba nell'oliveta vicino a casa mia....

Per il momento ho dovuto scegliere di avere, spero di non rimanere stritolato dal meccanismo e di saper dire basta prima di finire nella "macinata" :?
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suissmaster
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Messaggio da suissmaster »

:|
come vi capisco...
io non lavoro con ricavi guadagni perdite e spese e quello che mi butta delle volte giù è che i numeri delle mie statistiche sono utilizzati come quelli degli utili delle aziende (chi mi conosce sa a cosa mi riferisco).
tante volte anch'io mi chiedo perché
...mi chiedo se è giusto...
...mi chiedo se avrei il coraggio di mollare tutto dov'è e cambiare radicalmente la mia vita...
quello che spero è almeno di rimanere me stesso, di non cambiare, di non farmi plasmare e di ritagliarmi le MIE soddisfazioni ogni giorno di più!
e intanto, soffermarmi su quello che ho, senza rimarcare quello che mi manca, trovo che sia l'unica maniera per non perdere l'ottimismo!

non molliamo ragazzi :!:
Anonymous
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Messaggio da Anonymous »

Fin da piccolo pensavo:
ma se a me non andasse di giocare a 'sto gioco?
Se non mi picessero le regole di 'sto gioco?
Posso decidere di giocare ad un altro gioco?
Pare di no.
In ogni caso, fino alla veneranda età di 35/36 anni sono riuscito a giocare ad un gioco diverso vivendo a "margini" di questo modello sociale (come diceva e dice il mio allora batterista).
Ovviamente non facevamo nè i puttanieri nè i mafiusi.
Avevamo una R'n'Roll band e siamo riusciti, a cucci e spintoni, a campare una decina d'anni.
Risultato?
Per 5 ce la siamo goduta, poi ci siamo dovuti "svegliare" dal sogno.
Io mi sono intrufolato nel "mondo del lavoro" dipendente a 37 anni ed è stata dura.Il vero passaggio dalle stelle alle stalle.Ancora ne pago le conseguenze visto che non sono stato capace di affrancarmi completamente col mondo reale e vengo ancora trattato come uno strano personaggio capace di fare un pò di tutto ma troppo vecchio per fare "carriera".Non mi faccio illusioni e mi autocoltivo al di fuori di questo strano gioco che ti impone di stare a disposizione 9-10 ore al giorno per far arricchire qualcuno e ritrovarmi sempre senza un ghello in tasca ma tanti sogni.
"With my pockets full of dreams"
Di queste riflessioni alla finestra o seduto sotto il castagno o in riva al mare o da qualunque altra parte ne faccio da una vita e devo riconoscere che andare in moto con il rumore degli scarichi nelle 'recchie mi riappacifica un pò.
Mal comune, mezzo gaudio. 8-) panino con finocchiona, acqua e vino .... e via su e giù per i monti tra una piega e l'altra :-beer
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