Dopo lunghi mesi è arrivato anche in Italia Control il film storia sulla breve vita di Ian Curtis (Joy Division) . Chiaramente come arrivato è anche sparito dalle sale cinematografiche poichè poco conosciuto e non poteva essere altrimenti. I ragazzi oggi sanno a memoria i testi dei Sonhora (.non so dove si mette la h) e non certo quelli dei " Teatro degli orrori" anche se i M.Kunz hanno riscosso un certo seguito.
In ogni caso i vari poeti maledetti sono sempre stati in un angolo vedi
N. Cave o T. Waits e forse è meglio così resta di nicchia per pochi purchè non si sconfini nello snobbismo.
Ian Curtis ha scritto vere poesie Leopardiane cogliendo l'essenza della disperazione e dell' amore più struggente, un graffio continuo all'anima
che poi è stata anche la sua condizione di vita.
Due parole sui Joy Division, certamente non eccelsi musicisti ma sicuramente hanno creato un loro suono un timbro che oggi più che mai
sono da riferimento per molti gruppi.
Io me li sono proprio goduti.