e allora mi sono venuti in mente i miei anni romani (un po' come gli anni parigini di picasso :lol: :lol: ), dove erano frequenti le fughe al mare, le passeggiate notturne con lo specialino a succhiare dalla città più bella del mondo una emozione ogni volta diversa, dove le gite la domenica mattina ti proiettavano in un turbine di storia che va dagli albori dell'umanità fino ai possibili scenari futuri, dove qualsiasi angolo della città ti fa sentire a casa, protetto e forte, come un gatto con le spalle coperte.... i gatti, roma ne è piena, atene ne è piena, il cairo ne è piena... strano come un essere tanto bistrattato, considerato come opportunista, randagio, senza radici, unisca tre città che hanno segnato profondamente la nostra storia..... avessero avuto ragione gli antichi egizi a considerarlo divino.... fosse anche la nostra sorte, la nostra indole naturale quella di essere randagi e liberi.... e amanti del pesce, magari grigliato, con solo una goccia d'olio d'oliva e di limone, un paio di pomodori a fianco, due foglie d'insalata, un po' di pane sciapo, del vino fresco, un brezza che scende dai colli romani, le dita dei piedi che giocano con i granelli di sabbia rimasta attaccata alle caviglie, una sigaretta spenta nel portacenere, una macchina fotografica sempre accesa, una penna, un taccuino....
un abrazo