Oggi ho accompagnato mio figlio ed i suo amici a Riccione dove si disputavano i campionati nazionali di scherma under 12.
Premetto che sono un ex schermidore e quindi sono di parte.
Gia vedere tutti questi "topolini" allineati sulle pedane cantare l'inno d'Italia ha fatto venire il magone anche ad uno come me che non è di certo un nazionalista convinto.
Ma quando dopo aver perso un assalto al mio topolino sono scese due lacrime, vedere un suo concorrente avvicinarlo e consolarlo beh... le lacrime stavano per scendere anche a me.
Perdere l'incontro e comunque ringraziare l'avversario non è solo un gesto di cortesia o cavalleria ma vuol significare aver capito che si sale in pedana per confrontarsi soprattutto con se stessi, con le proprie paure, i propri limiti e per migliorarsi.
Come la scherma ci sono molti altri sport che hanno ancora molto da insegnarci e forse è proprio vedere i bambini che sanno divertirsi assieme dopo essersele suonate può farci comprendere quanto siano distanti dallo sport i vari jenny.
A tutti gli sportivi veri, a quelli che non sanno cos'è il tifo ma che apprezzano qualunque bel gesto sportivo, anche dell'avversario :-champion
