Marco Fabio Quintiliano (35/40-96 d.C.) famoso oratore romano e maestro di retorica, noto anche per essere il primo professore "statale" della storia, ne pala nel suo capolavore pedagogico, l'Institutio oratoria (la formazione dell'oratore): E' meglio scrivere sulle tavolette cerate,perche' in queste il cancellare e' molto facile,tranne nel caso in cui,per via della debolezza della vista,non si renda necessario il ricorso alle pergamene,le quali,se da un lato aiutano la vista,dall'altro,con il frequente riportare la penna nell'inchiostro,ritadano la mano e interrompono lo slancio del pensiero.Notevole :shock:
Ma ancora piu' attuali suonano alcune considerazioni ergonomiche.
Io vorrei anche che le tavolette non fossero smisuratamente larghe,avendo conosciuto il caso di un giovane che teneva discorsi troppo lunghi,perche' egli li misurava dal numero delle righe,e questo difetto, di cui non si era potuto correggere nonostante frequenti richiami, spari' con il cambiamento delle tavolette.
Che dire? non hanno inventato nulla di nuovo :cry:
