
da torinese (MA NON TORINISTA) ed appassionato di calcio mi sembra giusto ricordare quello che è stato un mito anche per me fiero gobbo (alimentato anche dai racconti di mio nonno che era amico di Gabetto e ogni tanto si sentiva ancora con Sauro Tomà, salvatosi dalla morte perché era infortunato e non prese parte alla tournée in Portogallo).
Devo dire che quelle storie (le maniche di Valentino Mazzola, la famosa trombetta e altri aneddoti) hanno sempre suscitato in me un fascino irresitibile che va al di là dei colori di una maglia, quando si poteva ancora parlare di calcio come sport e la domenica allo stadio era una vera festa...