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Inviato: 20 gen 2009, 9:25
da Anonymous
Interessante questo "fuori topic" e perchè non avere un topic permanente
specifico dove trituraci i maroni all'infinito? (come direbbe qualcuno)
Forse per voi sarò una bestemmia ma nella vita reale tutta questa filosofia
dagli antichi greci per arrivare a Nietzsche o Hegel o Fromm alla fine cosa ha prodotto?
Dagli antichi greci ad oggi l'uomo ripete gli stessi errori fa guerre distrugge la natura non ha "salvato con nome" nessuna delle esperienze
anche le più atroci, esistono sempre i ricchi e i poveri (e non mi riferisco ai cantanti...) i potenti e i morti di fame, ne più ne meno come da 3000 anni a questa parte. E allora ? La filosofia è per pochi ? Non è stata volutamente divulgata per paura che qualcosa cambiasse?
Vorrei capire a cosa è servito, forse al proprio ego ? E' un'alternativa alle religioni ? una droga psicologica ? Il prodotto non lo vedo.
Porgo le mie più sincere scuse ma forse c'è più profondità reale in Superciuk di Alan Ford :)

Inviato: 20 gen 2009, 10:04
da Anonymous
Al proprio EGO, definitely. 8-)

Inviato: 20 gen 2009, 10:48
da Anonymous
LiSerge ha scritto:Visto il dibattito filosofico in corso ho chiesto a mia moglie di leggere gli interventi fin qui prodotti e ha quindi deciso di lasciare un suo commento:


Mi sento tirata personalmente in causa, diciamo così, dall'argomento filosofico, o meglio dalla piega filosofica presa da quest'argomento. E mi sento di dire che, più che dell'idealismo (hegel, ok, ma non dimentichiamo il suo alter ego materialista Marx), molta della politica contemporanea sia parente dell'utilitarismo: c'è troppo Bentham al giorno d'oggi, e dietro al cosiddetto "bene comune" (ma esiste?), ho l'impressione che si nasconda l'utilità dei più. E anche nell'utilitarismo inglese, persino quello "liberale" di Mill, l'individuo può essere sacrificato senza pensarci due volte a vantaggio nemmeno di un ideale ma della semplice maggioranza. Tremendo. Anche qui i fiorellini nel prato, gli innocenti fiorellini del prato, vengono estirpati insieme alla gramigna senza bisogno di ulteriori giustificazioni.
Per uscirne bisogna recuperare una teoria dei diritti naturali capaci di difendere l'individuo da ingerenze esterne. in questo senso, meglio Hobbes: nel contratto sociale infatti, i cittadini tenevano per se stessi almeno il diritto alla vita, se questo non veniva più protetto dal principe, essi avevano il sacrosanto diritto alla ribellione.

ringrazia la moglie . Dovrò, ora , approfondire tutte le coordinate che ci ha gentilemente offerto .

Senz'altro mi sento contro l'imperante utilitarismo ...

mi sembra che la questio potrebbe essere posta così .... se per salvare 10 persone bisogna ucciderne ingiustamente una che si fa ?
si porcede, compiendo un'ingiustizia, in nome del calcolo o bisogna considerare che ci sono dei principi superiori ....

Inviato: 20 gen 2009, 10:55
da Anonymous
Evançon ha scritto:Ora, chissà perché, in questa grigia giornata che si stende come una mano che chiude gli occhi, ritorno al mio Schopenhauer, ma forse più avanti leggere qualche frase di una donna ??

Saluti
Va bene schopenhauer ....
ma leggilo con , rigorosamente, la mano sul pacco ;)

Re: ...

Inviato: 20 gen 2009, 11:00
da Anonymous
dido ha scritto:Interessante questo "fuori topic" e perchè non avere un topic permanente
specifico dove trituraci i maroni all'infinito? (come direbbe qualcuno)
Forse per voi sarò una bestemmia ma nella vita reale tutta questa filosofia
dagli antichi greci per arrivare a Nietzsche o Hegel o Fromm alla fine cosa ha prodotto?
Dagli antichi greci ad oggi l'uomo ripete gli stessi errori fa guerre distrugge la natura non ha "salvato con nome" nessuna delle esperienze
anche le più atroci, esistono sempre i ricchi e i poveri (e non mi riferisco ai cantanti...) i potenti e i morti di fame, ne più ne meno come da 3000 anni a questa parte. E allora ? La filosofia è per pochi ? Non è stata volutamente divulgata per paura che qualcosa cambiasse?
Vorrei capire a cosa è servito, forse al proprio ego ? E' un'alternativa alle religioni ? una droga psicologica ? Il prodotto non lo vedo.
Porgo le mie più sincere scuse ma forse c'è più profondità reale in Superciuk di Alan Ford :)

forse alle volte si è dato poco ascolti ai filosofi ;)
altro volte , forse , tropp :roll:

in ogni modo oggigiorno nn si ascolatno molto i filosofi. Si ascolta l'economia , e ciò non mi piace ;)

Inviato: 20 gen 2009, 13:38
da Anonymous
ceccomannaro ha scritto:Giustamente Chiara si chiede:
"bene comune" (ma esiste?)
E non può che richiamare Voltaire:

"il bene comune è poco comune"

E visto che abbiamo citato Voltaire direi che possiamo passare a Locke,vista l'influenza che ebbe l'inglese sull'autore del Candido ;)
Perchè Locke?
Perchè spiega intelligentemente il motivo per cui,nel contratto sociale di Hobbes i cittadini tenessero per sè il diritto alla vita:per il semplice fatto che così facendo,"il Sovrano" si metteva al sicuro da un possibile omicidio in caso di rivolta (anch'egli era infatti proprietario del diritto alla vita)!!
Inoltre Locke modifica sostanzialmente il contratto sociale:i cittadini mantengono tutti i diritti cedendo solo quello di farsi giustizia da sè.
Il potere supremo diviene così un potere legislativo,che fa le leggi e le fa rispettare.....che,personalmente ,mi pare una miglioria rispetto alla visione hobbeisiana 8-)
Concordo pienamente. Decisamente meglio Locke, mi sono riferita a Hobbes solo perchè era già stato tirato in ballo. Quello che mi interessava era ribadire l'importanza di un orizzonte strettamente legato al diritto naturale.
Evançon ha scritto:Ora, chissà perché, in questa grigia giornata che si stende come una mano che chiude gli occhi, ritorno al mio Schopenhauer, ma forse più avanti leggere qualche frase di una donna ??

Saluti
Meglio Kant di Schopenauer, e cosa mai sarebbe Schopenauer se non ci fosse stato prima il grande Kant! :D

Re: ...

Inviato: 20 gen 2009, 14:49
da Anonymous
(Simstim) forse alle volte si è dato poco ascolti ai filosofi ;)
altro volte , forse , tropp :roll:
in ogni modo oggigiorno nn si ascolatno molto i filosofi. Si ascolta l'economia , e ciò non mi piace ;)[/quote]





Certamente, anzi si ascoltano i vari Morelli Crepet Platinet e Alba Parietti
e le riflessioni di Bonolis.. che spessore!!! :cry:



Viva Superciuk ! :lol:

Inviato: 20 gen 2009, 16:19
da Anonymous
ovvimante superciuk è sempre stato nel mio cuuore sin da tenera età

non per niente ero iscritto al gruppo TNT e avevo cartolina autografata da maxmagnus ;)

Inviato: 20 gen 2009, 17:10
da Anonymous
LiSerge ha scritto:... mi interessava era ribadire l'importanza di un orizzonte strettamente legato al diritto naturale.

ma allora bisogna tirare in ballo Spinoza, vero ?

solo che a me, a questo punto, mi ci vuole una garzantina.... sto affogando nella mia infinita ignoranza ....
però, continuando a filosofeggiare, mi posso consolare con un : "so di non sapere"

:lol: :lol: :lol:

Inviato: 20 gen 2009, 19:20
da Anonymous
LiSerge ha scritto:Visto il dibattito filosofico in corso ho chiesto a mia moglie di leggere gli interventi fin qui prodotti e ha quindi deciso di lasciare un suo commento:


Mi sento tirata personalmente in causa, diciamo così, dall'argomento filosofico, o meglio dalla piega filosofica presa da quest'argomento. E mi sento di dire che, più che dell'idealismo (hegel, ok, ma non dimentichiamo il suo alter ego materialista Marx), molta della politica contemporanea sia parente dell'utilitarismo: c'è troppo Bentham al giorno d'oggi, e dietro al cosiddetto "bene comune" (ma esiste?), ho l'impressione che si nasconda l'utilità dei più. E anche nell'utilitarismo inglese, persino quello "liberale" di Mill, l'individuo può essere sacrificato senza pensarci due volte a vantaggio nemmeno di un ideale ma della semplice maggioranza. Tremendo. Anche qui i fiorellini nel prato, gli innocenti fiorellini del prato, vengono estirpati insieme alla gramigna senza bisogno di ulteriori giustificazioni.
Per uscirne bisogna recuperare una teoria dei diritti naturali capaci di difendere l'individuo da ingerenze esterne. in questo senso, meglio Hobbes: nel contratto sociale infatti, i cittadini tenevano per se stessi almeno il diritto alla vita, se questo non veniva più protetto dal principe, essi avevano il sacrosanto diritto alla ribellione.

Ciao Chiara!

Circa l'utilitarismo come dimensione unica della politica contemporanea concordo su tutta la linea.
Ma non vi appartiene Cossiga, politico di un'altra era geologica, stampato con le tare del vecchio idealismo. Quando leggo le sue parole, di oggi e di ieri, sento sempre puzza di Fine Ultimo.

Per inciso la frase "Il fine giustifica i mezzi" non è mai stata scritta da Machiavelli. E' un clamoroso e tragico travisamento operato da postumi malintenzionati.

Inviato: 21 gen 2009, 1:40
da ceccomannaro
Simstim ha scritto:
solo che a me, a questo punto, mi ci vuole una garzantina.... sto affogando nella mia infinita ignoranza ....
Stellina ;) ci vuol ben altro che una garzantina per tenere testa a Chiara....la ragazza ha studi accurati e testa fina.
Ed io mi accomuno nell'ignoranza...ma persisto nel "fai da te" filosofico;non tanto e non solo per poter sostenere una discussione nè per cercare infine di cavarne "un prodotto" ma sopratutto per il piacere intimo,personale, di arrivare a comprendere certe vette di pensiero 8-)
Dido si chiede se la filosofia è per pochi;non lo credo...forse sono in pochi (non per questo migliori) quelli che pensano valga la pena di affrontare lo scomodo confronto con sè stessi e con l'Etica. ;)

Diceva Voltaire:"Ho interrogato la mia ragione; le ho domandato che cosa essa sia: questa domanda l'ha sempre confusa" (da Il filosofo ignorante)

Inviato: 21 gen 2009, 8:48
da Anonymous
Eh si ! M'è presa male oggi !
Rubin ha scritto: Per inciso la frase "Il fine giustifica i mezzi" non è mai stata scritta da Machiavelli. E' un clamoroso e tragico travisamento operato da postumi malintenzionati.
Davvero ?
Son dunque vittima anch'io ?
Rubin è sempre una spada che ti s?infila su atlante appena ti distrai.
Comunque riprendo ?Il Principe? e me lo rileggo.
Sia come sia volevo ricordare l'usurpazione di pensieri che s'opera nei confronti di chi tendeva con le possibilità che aveva alla soluzione dei problemi d?una società complessa e malata senza che ciò dovesse portarne dei tornaconti personali.
E difatti abbiamo oggi una versione del Principe con prefazione del Cavaliere vostro amico.

Per l?uso e senso della filosofia ricordo un ministro del ventennio (Bottai credo) che ebbe a motivare l?insegnamento della filosofia per i più ricchi e colti che accedevano agli studi classici, mentre per i figli delle classi popolari che al più arrivavano agli studi tecnici o si fermavano facilmente prima, rimaneva solo la religione.
Conoscenza, curiosità e strumenti per cambiare il mondo a chi già lo governa e dogmi e devozione per la pericolosa plebe.
Poi i tempi cambiarono ??pensi Contessa, anche l?operaio vuole il figlio dottore ?? (Rubin non scassare perché questa Pietrangeli l?ha scritta davvero) e anche il popolo s?incuriosì e scoprì il fascino del pensiero umano.

Per i giornalisti è difficile stimarli.
Che scontentino tutti non sarebbe un problema, triste cosa aver tutti le stesse opinioni, a parer mio nella vita si può andare d?accordo solo sul tempo atmosferico.
Il fatto è che è difficile un giornalismo che affronti i temi più significativi con il coraggio delle proprie considerazioni ideologiche ma con una base di realtà oggettiva indiscutibile.
Prendete il Sole 24 Ore, viene preso a riferimento da tutti non perché sia principalmente lo strumento della Confindustria, ma perché come etica del giornale chi scrive una boiata (nel senso di fatto non vero) viene licenziato. Le opinioni d?un giornalista, stante questo punto di partenza, avrebbero ben altra dignità.

Che dire, Pietrangeli ora fa il regista alla De Filippi, Machiavelli troverebbe adesso una Firenze non meno malata che prima, il ventennio è alle porte, Nietzsche ha anche delle bellissime pagine (poche ma belle), qua piove, la mia ondina consuma troppo olio, Rubin e Wolf diranno che scrivo belinate ?. insisto ?. la vita è una malattia della materia.

Mischiatissimi saluti

Inviato: 21 gen 2009, 14:53
da trotter
splendido.. di questo impiastrone filosofico-mediatico in cui siamo tutti immersi non so cosa ormai mi sorprenda di meno... ma mi viene alla mente la dimensione totale di quando mio figlio aveva cinque anni.
in questa convivevano alla grande gozzilla, vasco rossi, gesù bambino, la fidanzata del papà e shopenhauer (che lo faceva addormentare all'istante), mentre io non sapevo in che ordine di scelta dovevo procedere...
forse non consideravo ancora abbastanza platinette, ma superciuk lo ricordavo bene! è che non volevo rammentarglielo :?

Inviato: 21 gen 2009, 17:11
da Anonymous
:lol: :lol: :lol:

Inviato: 11 giu 2011, 15:05
da Anonymous
Riprendo il topic di Ugo, ad oggi l'amarezza mi risale, il bieco riposa al sole sotto le palme facendo dichiarazioni di comprensione alle famiglie degli ASSASSINATI. Frattini richiama l'ambasciatore, kaka' é già in Europa, il calciomercato si sposta verso l'Argentina. Tutto a posto quindi.