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bocciaville ha scritto:ma ancora più lisergica dell'originale.

Grande Boccia!!!!! :-dance :-dance :-dance
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bocciaville ha scritto:Torno adesso dal cinema. Non essere cultori del Bob non aiuta nella comprensione del film. Chi ne conosce l'opera, ne ha letto biografie ufficiali e non e visto i film ne può uscire indenne e con parecchi spunti di riflessione.

Più che un film su Dylan è un qualcosa costruito pensando al suo modo di comporre, ai suoi testi e a come la sua musica ha accompagnato 40 anni di storia. Ci sono un infinità di citazioni dei suoi testi nei dialoghi e nelle immagini, che sicuramente potrebbero essere compresi meglio guradandosi il film in lingua originale. Credo che dovrò rivederlo diverse volte per coglierne ancora.

Grandiosa Cathe Blanchett che interpreta il Dylan fottuto paraculo della prima tournè elettrica del '66 e meravigliosa la fotografia di questa parte di film fatta ad immagine e somiglianza del documentario "don't look back", ma ancora più lisergica dell'originale.

Ci ho trovato molto dell'essenza del personaggio senza la pesantezza di un film biografico, l'utopia e la sconfitta degli ideali degli anni '60, la pesantezza dei '70, macinati attraverso le immagini che scorrono nei televisori .

Belli fotografia e montaggio, il cinema americano deve molto ad Altman. Attenta la scelta delle canzoni della colonna sonora con molti brani minori e intriganti cover. Avvistati tra i musicisti in alcune scene Burns e Convertino dei Calexico

A me è piaciuto molto , ma ho visto visi sconvolti all'uscita.....

Si segnala una Triumph (T100, Tiger ?) distrutta verso la fine per rievocare l'incidente di woodstock.
Visto ieri sera, l'analisi del Boccia mi sembra azzeccata.
La parte sul "fottuto" Dylan del 66 spiega molto bene il personaggio e i suoi schemi mentali.
Mi sono piaciute molto le parti del ragazzino nero che si spaccia per Woody Guthrie che impersona l'anima fanciullesca del Dylan del primo periodo Greenich Village e la parte di Gere che impersona l'anima banditesca del periodo con la Band quando si facevano un viaggio più country-rock-billy-the-kid.
Poi c'è l'anima famiglia-distrutta-dal-successo e la parte mistica del Dyla che sparisce e ricompare continuamente.
Penso che se c'è qualcuno che non mi stancherò mai di ascoltare (oltre ai Beatles degli ultimi dischi) è proprio Dylan che per me è una continua riscoperta.
Maledetto son of bitch di un uomo... ;)
Per chi non conosce Dylan:
Se volete capire meglio questo film, vi consiglio il film di Scorsese. 8-)
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L'analisi del Boccia è degna di un critico d'alto livello ;)

Tutto vero.

Mi spiegate cosa rapprensenta il fanciullo nero? Woody Guthrie?
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Boccia, con una recesione del genere praticamente mi constringi ad andarlo a vedere!
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trevor ha scritto:Mi spiegate cosa rapprensenta il fanciullo nero? Woody Guthrie?
Rappresenta quello che Dylan era all'inizio, un pischello che saccheggia a piene mani, nel bene e nel male, la cultura popolare degli anni '30 e '40, quella di Guthrie e dei libri di Steinbeck.
Si crea un personaggio inventandosi e raccontando cose realmente mai vissute, al punto di essere rappresentato nel film come un nero. Era un gran paraculo anche ad inizio carriera insomma 8-)
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Stupendo, quasi quasi sarebbe d'andarlo a rivedere :roll: :-imbronciato
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bocciaville ha scritto:
trevor ha scritto:Mi spiegate cosa rapprensenta il fanciullo nero? Woody Guthrie?
Rappresenta quello che Dylan era all'inizio, un pischello che saccheggia a piene mani, nel bene e nel male, la cultura popolare degli anni '30 e '40, quella di Guthrie e dei libri di Steinbeck.
Si crea un personaggio inventandosi e raccontando cose realmente mai vissute, al punto di essere rappresentato nel film come un nero. Era un gran paraculo anche ad inizio carriera insomma 8-)
Tra l'altro Dylan viene da Dylan Thomas
Il vero nome di Bob D. è Robert Zimmerman
Quindi ha veramente cambiato nome prendendolo da un poeta famoso.
Non poteva farsi chiamare Bob Guthrie ma l'avrebbe fatto volentieri...il paraculo...
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