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Agitiamola questa vita..

Inviato: 23 feb 2011, 11:47
da Anonymous
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.
Lev Tolstoj, (1828-1910), scrittore e filosofo russoImmagine

Inviato: 23 feb 2011, 14:24
da Anonymous
8-)

Inviato: 23 feb 2011, 15:39
da Anonymous
ahh bè! non lo dire a me!!

Inviato: 24 feb 2011, 7:41
da Anonymous
Negli scrittori russi c'è una capacità di sofferenza, di attesa e di sopportazione senza pari.
Che sarà per quello che riuscivano a passare ora in coda per prendere il pane ?

Saluti atlantici

Inviato: 24 feb 2011, 9:07
da Anonymous
Evançon ha scritto:Negli scrittori russi c'è una capacità di sofferenza, di attesa e di sopportazione senza pari.
...
Capacità data dalla loro innata predisposizione ad assumere molta vodka.

Inviato: 24 feb 2011, 10:49
da Il Siculo
Bel post frankie...

rispondo e rilancio quello che scrive Baricco....

Non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non puoi nemmeno immaginare..

Inviato: 24 feb 2011, 11:41
da Anonymous
Eggià
Forse è anche che l?uomo ha la pretesa di credersi razionale, aderisce ad uno schema cosiddetto borghese dove l?esistenza scorre in un apparente susseguirsi logico di cose.
Poi si ferma un attimo, spesso quando il tempo ha già fatto il giro di boa, spesso perché la poltrona della sua sicurezza vacilla
E comincia a vedere che ciò che ha fatto è nato quasi tutto dal caso, le scelte fondamentali della sua vita sono state dettate dall?irrazionalità più totale, se analizza i suoi pensieri vede che il loro insorgere è spesso illogico.
Succede che allora qualcuno si devasta buttando il cappello per aria, altri si conducono stancamente fino alla consunzione totale ed altri riescono a stare degnamente sul palcoscenico indossando una quantità di maschere inversamente proporzionale alla propria onestà intellettuale.
In sostanza abbiamo sempre un cervello progettato nel paleozoico, poco adatto alla ragione, idoneo ad un paio di ruote, totalmente incompatibile a quattro.

Saluti senza qualità