La mia MAN
Inviato: 11 giu 2015, 18:41
Ero partito con l'obiettivo di spiegare a 'sti pazzi che di trinacria ce n'è una sola... e poi, arrivato là capisci perchè ogni motociclista deve andare alla Mecca almeno 1 volta.. e pagare il prezzo in pioggia, vento e pallosa autostrada inglese…
Ma andiamo con ordine: fino a metà percorso prevale l'anima zingara.. passo del sempione, campagna svizzera, mucche, città di antiche vestigia romane, le colline dello champagne.. tempo bello, penso: quel buco del mio amico toscano mi ha prospettato acqua per tutta la Francia e invece, tiè! La bimba romba che è un piacere e si dondola tra le curve…
Poi, il tempo stringe, via di autostrada fino a calais sotto il diluvio e costantemente scosso dal vento per 400 km.. prima prova di resistenza, ma le bianche scogliere ci aspettano poco in là sotto il timido sole e i primi Km di ruote poggiate sul suolo britannico scorrono che è na bellezza...dura poco.. Altri 500 km di acqua, nebbia, e vento ancora più forte, seconda prova.. superata solo grazie al pensiero che l'isola ormai è lì. Arriviamo ad heysham fradici, ad attenderci un caldo pub che ci lascia accampare in attesa del traghetto notturno, vestiti e stivali sparsi per la sala, pare na favela. All'imbarco iniziano a salire i giri dell’atmosfera.... finalmente incotriamo altri biker, da tutta europa, bagnati ma carichi di adrenalina.. e neanche il mare in tempesta e la traversata più travagliata che ricordi stemperano l'entusiasmo, in traghetto si balla che è un piacere anche i più forti di stomaco riversano nella manica i pasti della sera prima.. Il Siculo dorme beato e al risveglio… stavolta l’isola è lì per davvero.. ci siamo, e forse, dico forse c’è anche un timido sole… dai che il Mountain ci aspetta….
Arrivati ci attende il bel tempo, premio meritato dico io. Per tre giorni ripercorriamo continuamente il circuito, giriamo l’isola da nord a sud, beviamo birra e ci godiamo le prove. È tutto moto, è tutto motore…e il mountain… cazzo il mountain, poco importa se i miei due cilindri vedono sfrecciare supersportive oltre i 200.. è una goduria pazzesca, e poi farlo di notte in piena solitudine.. orgasmico. E le prove ufficiali? Pazzi a piede libero che ti fanno capire davvero come andare forte su queste strade sia questione di palle e pelo sullo stomaco…
E tempo di tornare.. abbiamo lasciato troppo poco tempo al rientro per zingarare ancora.. tirata autostradale fino a Lione per concederci un ultimo regalo: les trois vallée e il piccolo S.Bernardo, uno dei giri da tempo nel cassetto… moto e montagna..what else?
Arrivo a casa, tutto bene, stanco, ancora eccitato, già penso di tornare…grazie alla mia compagna a due ruote ancora una volta fedele mezzo per andare dove vuole il cuore..
Ma andiamo con ordine: fino a metà percorso prevale l'anima zingara.. passo del sempione, campagna svizzera, mucche, città di antiche vestigia romane, le colline dello champagne.. tempo bello, penso: quel buco del mio amico toscano mi ha prospettato acqua per tutta la Francia e invece, tiè! La bimba romba che è un piacere e si dondola tra le curve…
Poi, il tempo stringe, via di autostrada fino a calais sotto il diluvio e costantemente scosso dal vento per 400 km.. prima prova di resistenza, ma le bianche scogliere ci aspettano poco in là sotto il timido sole e i primi Km di ruote poggiate sul suolo britannico scorrono che è na bellezza...dura poco.. Altri 500 km di acqua, nebbia, e vento ancora più forte, seconda prova.. superata solo grazie al pensiero che l'isola ormai è lì. Arriviamo ad heysham fradici, ad attenderci un caldo pub che ci lascia accampare in attesa del traghetto notturno, vestiti e stivali sparsi per la sala, pare na favela. All'imbarco iniziano a salire i giri dell’atmosfera.... finalmente incotriamo altri biker, da tutta europa, bagnati ma carichi di adrenalina.. e neanche il mare in tempesta e la traversata più travagliata che ricordi stemperano l'entusiasmo, in traghetto si balla che è un piacere anche i più forti di stomaco riversano nella manica i pasti della sera prima.. Il Siculo dorme beato e al risveglio… stavolta l’isola è lì per davvero.. ci siamo, e forse, dico forse c’è anche un timido sole… dai che il Mountain ci aspetta….
Arrivati ci attende il bel tempo, premio meritato dico io. Per tre giorni ripercorriamo continuamente il circuito, giriamo l’isola da nord a sud, beviamo birra e ci godiamo le prove. È tutto moto, è tutto motore…e il mountain… cazzo il mountain, poco importa se i miei due cilindri vedono sfrecciare supersportive oltre i 200.. è una goduria pazzesca, e poi farlo di notte in piena solitudine.. orgasmico. E le prove ufficiali? Pazzi a piede libero che ti fanno capire davvero come andare forte su queste strade sia questione di palle e pelo sullo stomaco…
E tempo di tornare.. abbiamo lasciato troppo poco tempo al rientro per zingarare ancora.. tirata autostradale fino a Lione per concederci un ultimo regalo: les trois vallée e il piccolo S.Bernardo, uno dei giri da tempo nel cassetto… moto e montagna..what else?
Arrivo a casa, tutto bene, stanco, ancora eccitato, già penso di tornare…grazie alla mia compagna a due ruote ancora una volta fedele mezzo per andare dove vuole il cuore..