Assicurazioni,iva e risarcimenti
Inviato: 2 lug 2013, 12:03
Porto a Vs opportuna conoscenza SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE emanata il 10 Giugno 2013
"«Poiché il risarcimento del danno patrimoniale si estende agli oneri accessori e
consequenziali, se esso è liquidato in base alle spese da affrontare per riparare un
veicolo, il risarcimento comprende anche l’Iva, pur se la riparazione non è ancora
avvenuta, e a meno che il danneggiato, per l’attività svolta, abbia diritto al rimborso
o alla detrazione dell’Iva versata». È quanto ha ribadito la Corte di Cassazione con
una sentenza (la numero 14535) emanata lo scorso 10 giugno, che fa riferimento ad
altre due pronunce precedenti con la stessa motivazione.
Nonostante si tratti di un orientamento ormai consolidato, non si capisce perché
questo principio venga disatteso dai giudici di primo e secondo grado. Nel dettaglio,
la sentenza della Suprema Corte ha ribaltato proprio il parere di un giudice che
aveva escluso l’importo dell’Iva dalla somma liquidata per sorte capitale, poiché
il preventivo depositato era inidoneo a dimostrare l’avvenuto effettivo pagamento
della somma richiesta dal riparatore del mezzo, e conseguentemente, dalla relativa
imposta. La Corte, infatti, ha sottolineato il fatto che «l’autoriparatore è tenuto per
legge ad addebitare l’Iva, a titolo di rivalsa, al committente (art. 18 del Dpr 26 ottobre
1972, n.633). "
Tratto da PRESS GRUPPO AGENTI AURORA
"«Poiché il risarcimento del danno patrimoniale si estende agli oneri accessori e
consequenziali, se esso è liquidato in base alle spese da affrontare per riparare un
veicolo, il risarcimento comprende anche l’Iva, pur se la riparazione non è ancora
avvenuta, e a meno che il danneggiato, per l’attività svolta, abbia diritto al rimborso
o alla detrazione dell’Iva versata». È quanto ha ribadito la Corte di Cassazione con
una sentenza (la numero 14535) emanata lo scorso 10 giugno, che fa riferimento ad
altre due pronunce precedenti con la stessa motivazione.
Nonostante si tratti di un orientamento ormai consolidato, non si capisce perché
questo principio venga disatteso dai giudici di primo e secondo grado. Nel dettaglio,
la sentenza della Suprema Corte ha ribaltato proprio il parere di un giudice che
aveva escluso l’importo dell’Iva dalla somma liquidata per sorte capitale, poiché
il preventivo depositato era inidoneo a dimostrare l’avvenuto effettivo pagamento
della somma richiesta dal riparatore del mezzo, e conseguentemente, dalla relativa
imposta. La Corte, infatti, ha sottolineato il fatto che «l’autoriparatore è tenuto per
legge ad addebitare l’Iva, a titolo di rivalsa, al committente (art. 18 del Dpr 26 ottobre
1972, n.633). "
Tratto da PRESS GRUPPO AGENTI AURORA