Piana di cheriù,Eritrea 1941
Amedeo guarda nel binocolo l'accampamento inglese alle prime luci dell'alba,vede le sentinelle infreddolite,i cannoni ancora coi tappi,i carriarmati sono dove non dovrebbero essere,non potranno far fuoco senza colpire la propria fanteria posizionata nel mezzo.E'l'attimo fuggente,è l'idea che prende forma,l'unica possibile per dare il tempo al resto della divisione di ritirarsi verso cheren,dove si stanno preparando a resistere.La sorte dell'impero italiano in africa orientale si giocherà a Cheren,più truppe riusciranno ad arrivarci più possibilità avremo, pensa.
Ha al suo comando 700 uomini a cavallo.
Amedeo Raduna gli ufficiali,spiega loro che intende caricare,il letto di un fiume in secca che corre sul fianco inglese li coprirà alla vista e alle pallottole per i primi 600 metri.Che si preparino e preparino la truppa,Sandor il gigantesco cavallo di Amedeo muove appena le orecchie mentre scaccia i tafani con la coda.La mano si alza nel cielo di Cheriù,Sandor toccato con entrambi i talloni balza in avanti e con quanto fiato ha in corpo Amedeo urla CARICAT!!.
la foschia stà salendo nella piana di cherù,Il Gen.Masservy osserva compiaciuto la sua brigata,i suoi carri armati,le sue artiglierie alla luce del nuovo giorno.L'attendente gli ha appena versato il the.Oggi sarà una giornata importante,taglieremo la ritirata agli italiani,li chiuderemo nella sacca.In breve saremo a Massaua.
Poi sente un suono nuovo,che và aumentando,un tremore del terreno sotto i suoi piedi,l'intero accampamento rallenta,si ferma,sospeso per un attimo interminabile nel tempo che si dilata,e li vede.
La mente stenta a credere ciò che gli occhi e le orecchie gli trasmettano,ma sono lì.
Settecento cavalieri lanciati al galoppo gli stanno piombando addosso,come in un quadro dell'ottocento.Sbucano da dietro un'avvallamento del terreno,in una nuvola di polvere,urlando,le sciabole sguainate.Davanti a tutti,su un cavallo enorme,una figura snella,la barba lunga,la pistola in pugno,la sciabola appesa al polso.
Ed è l'inferno.
Sciabole,pistole e bombe a mano contro mitragliatrici cannoni e carriarmati, è una bolgia dantesca in una immensa nuvola di polvere che tutto copre.
Pochi sono i cavalieri che ritornano,incredibilmente illeso Amedeo.Il folle atto di coraggio ha permesso lo sganciamento delle truppe italiane,gli inglesi in preda al panico e in stato confusionale non si muoveranno per giorni.
Quando lo faranno però, costringeranno alla resa le truppe italiane,l'impero è perduto.Tutti si arrendono.Tutti,Amedeo no e sarà leggenda.
Con un centinaio di cavalieri superstiti inizierà una guerriglia geniale quanto temeraria,attaccherà convogli,presidi isolati,autoblindo inviate a dargli la caccia.
Per due anni sarà la spina nel fianco degli Inglesi.Non lo prenderanno mai.La gente del posto lo chiamerà "Cummandar as Shaitan",il Comandante Diavolo.Gli inglesi "il piccolo lawrence".
Quando la fine si avvicina Amedeo lo comprende prima,scioglie la banda,si dà alla fuga,rientra in Italia a guerra finita.
Diventerà prima Generale del nuovo esercito italiano,poi ambasciatore nello jemen.
Su di lui si scriveranno due biografie,stranamente le scriveranno proprio gli ufficiali inglesi che gli dettero la caccia.Vivrà in Irlanda,dedicandosi all'allevamento dei cavalli.
Quando lo conobbi,aveva 96 anni ed era dolorante per una caduta da cavallo della settimana prima.
Roma,24 giugno 2010
"E' tempo di togliere il campo e passare il fiume". Amedeo Guillet di 101 anni, ha chiuso gli occhi.Era l'uomo più coraggioso che mi sia capitato di conoscere.
Cummandar as Shaitan
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Cummandar as Shaitan
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Non chiederti che può fare la Banda per te, chiediti che puoi fare tu per la Banda.

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Ho avuto il piacere di leggere anche io un pò di libri su Guillant... personaggio incredibile.
Tremendo il racconto dell'ultima carica di cavalleria in Africa, in cui persero la vita 800 soldati (per lo più indigeni) e lo stesso Togni, per consentire a Guillant e al resto di raggiungere il forte.
Altri tempi, altre persone. Unica cosa che ci accompagna sono le tristi figure che ci hanno e ci governano.
Tremendo il racconto dell'ultima carica di cavalleria in Africa, in cui persero la vita 800 soldati (per lo più indigeni) e lo stesso Togni, per consentire a Guillant e al resto di raggiungere il forte.
Altri tempi, altre persone. Unica cosa che ci accompagna sono le tristi figure che ci hanno e ci governano.
Paolo Amodio
http://www.paoloamodio.eu
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