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Diversamente motociclista

(Lo zen e le riflessioni sui passi dolomitici)

Testo e fotografie di SlowRide

Scegliere una moto nata vecchia che nel suo fascino senza tempo non invecchia più.
Salire in moto poco o tanto, quando si può e si vuole,
non per accumulare chilometri da segnare sul calendario.

Non dover dimostrare niente a nessuno,
non prendere sul serio se stessi e chi si prende troppo sul serio:
gli eroi delle pieghe,
i pistaioli delle statali,
gli elitari dello spippolo,
i puristi meccanici,
gli indossatori vintage.

Degustare ogni chilometro,
centellinando come un sommelier delle due ruote
ogni immagine assorbita,
ogni profumo raccolto,
ogni vibrazione che ti attraversa.

Viaggiare solo per viaggiare,
per arrivare alla destinazione dentro di sé.

Essere sobriamente normali e nella normalità
straordinariamente liberi di non appartenere a nulla,
se non a se stessi.

Avere la moto non per dare uno stile o un senso alla propria vita,
ma per dare con il proprio stile di vita un senso alla moto.

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